@fluoro
Riguardando e cancellando ciò che ho pubblicato qui su Insegreto mi ha fatto capire una cosa, anzi, un po' di cose.
Presumo non in molti mi conoscano. Non lo si può negare: ho abbandonato il sito da praticamente un anno, e la mia partecipazione attiva stava calando da ancor prima.
Tuttavia, come ho sempre fatto, continuerò a scrivere.
Ammetto che in gran parte mi ha fatto riflettere un segreto che ho letto qualche giorno fa, se non ieri (sì, la mia concezione del tempo sta svanendo?). Il segreto in questione era andato nei virali, e aveva provato a sintetizzare i motivi del perché le persone frequentano Insegreto: c'è chi ha subito delusioni amorose, chi ha subito traumi, chi ha dei genitori che tali non si possono definire e poi, chi sta cercando qualcosa che altrove non ha trovato. Io appartengo a quest'ultima categoria.
Avevo abbandonato il sito perché mi sembrava inutile, era una perdita di tempo e perché non avevo realizzato nulla con esso.
"Qui nessuno realizza nulla" mi disse un insegretino, rispondendo nel modo più schietto e ovvio ai miei problemi esistenziali. Da allora mi misi a pensare ciclicamente:
Perché sono ancora qui?
Perché commento, scrivo segreti, pubblico shouts?
Perché sto sprecando la mia vita?
Inutile ripetere che a quel punto abbandonai.
Forse non sapevo il mio motivo di stare su Insegreto, perché lo confondevo con una superficiale noia, o forse, e ancor meglio, non volevo ammetterlo a me stesso.
"È stata una mera perdita di tempo, tempo che avrei potuto sfruttare meglio." (Ma in che modo?)
Questo era il pensiero che permeava nella mia testa fino a qualche giorno addietro, quando avevo iniziato a guardare occasionalmente i segreti nei virali. Non venga fatto un equivoco: leggere i segreti nei virali non sono stati la causa del perché ho riguardato ciò che ho scritto, bensì lo è stata la volontà di ripulire il mio profilo.
Ho scoperto che Insegreto non è stato completamente inutile.
Ho scoperto che Insegreto mi ha cambiato, cambiato in meglio, migliorato.
Rileggendo ho notato che inizialmente i segreti riflettevano ciò che rifiutavo di me stesso, perché anonimi, che gli shouts riflettevano la parte curata di me, la maschera, mentre i commenti erano rappresentazione della noia superficiale: continuavo a commentare per inerzia, e non perché volevo realizzare qualcosa. Ho scoperto che con Insegreto le varie parti si stavano riconciliando e che stavo iniziando ad accettare la realtà e a capire che è faticoso tenere una maschera.
Rileggendo ho scoperto che il tempo effettivamente stava passando, e se non lo percepivo tale, era perché il mondo attorno a me non stava cambiando.
Detto questo, non che mi abbia svoltato la vita rileggere ciò che ho scritto, ma ne è valsa la pena, perché mi ha reso un po' felice.
Curiosità per chi è arrivato alla fine: la foto l'ho scattata quando sono arrivato in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni per accaparrare il posto all'ultima fila, poiché era il giorno del "Chi prima arriva meglio alloggia."('sti stronzi dei miei compagni mi avevano fatto sedere in prima fila il giorno prima). Mi piace perché trovo che abbia un non so che di artistico.