@Narciso_

19/09/2022 alle 22:38

Mia madre continua a ripetere che è preoccupata perché sto troppo in camera, esco poco ecc. La cosa a me non crea problemi, ritengo di stare bene mentalmente in questo periodo, passare tantissimo tempo da solo per me è >

Mia madre continua a ripetere che è preoccupata perché sto troppo in camera, esco poco ecc. La cosa a me non crea problemi, ritengo di stare bene mentalmente in questo periodo, passare tantissimo tempo da solo per me è >

normale, oltre che necessario. Quando ho cose da fare non ho problemi ad andare in giro, rispettare gli impegni ecc., ma in periodi “morti” come questo (si tratterà al massimo di due settimane) dove non ho quasi niente da fare in giro, non ho voglia di andare fuori giusto per dire che sono andato fuori. Alla fine oltre che a camminare, cosa dovrei fare? Se di fatto non ho robe da fare in giro, cosa esco a fare? Lei questo non lo capisce, le ho detto che abbiamo stili di vita diversi, lei ogni momento libero cerca le sue amiche, le telefona, esce e va da loro. Vedendo me che passo i pomeriggi in camera logicamente nota la differenza, ma nom sembra voglia capire, non comprende ciò che le dico e quindi pensa io sia malato. Questo non è da escludere a priori, ma di certo non sto male perché non esco tanto. Ci sono tanti altri motivi per cui non sono un granché felice, ma stare da solo è una delle poche cose che, oserei dire, mi fa stare tranquillo e bene. Perché toglierla? Perché limitarmi? Perché la normalità a 20 e passa anni è avere amici, voler fare festa, divertirsi, fare sport e conoscere gente nuova? A me queste cose non piacciono, non sono mai piaciute. Fosse un rifiuto per paura, ansia o qualche trauma il discorso sarebbe diverso, ma io non sento nulla di tutto ciò. È possibile che uno semplicemente non voglia avere quasi nessun legame con gli altri oltre allo stretto necessario (studio/lavoro/famiglia)? Io credo di sì, perché è il mio caso. Non mi va di mentire su questo, non ne ho motivo né provo vergogna a dire le cose come stanno a lei, alla psico. E soprattutto non mi va di mentire a me stesso. Sono così, c’è poco da fare. Sto bene così, saranno cose strane, assurde, ma cosa posso farci? Quando dice che è preoccupata io le ripeto queste cose, purtroppo raramente arriva a capirle veramente, non ha questa capacità purtroppo. È molto frustrante però. Oltretutto non mi va che lei stia “male” per me, è una cosa sciocca, ma lei lo fa, o almeno dice di sentirsi così. Che poi credo che buona parte di quello che dice a me in realtà è quello che sente lei. Non è per niente felice di come stanno le cose in casa, nessuno sano di mente lo sarebbe. Il punto è che lei reagisce in un modo e io ho reagito in un altro. Io trovando la tranquillità lontano da tutto e da tutti, lei “scappando” appena può con le amiche. Ma che non venga a dire a me che i problemi ce li ho io. Non si tratta di problemi ma di strategie, e io sono stato anche abbastanza fortunato, perché sono riuscito o comunque già ero predisposto a cogliere la via dell’isolamento e farla mia, un elemento caratterizzante della mia personalità, senza soffrire troppo ciò che ho lasciato fuori. In passato ci stavo male a volte, ora sono a mio agio solo quando sto da solo. Non porta solo vantaggi per me questo, ma gli svantaggi non sono sofferenza, sono semplici svantaggi appunto. È tutto talmente complicato ma funziona, io sto bene e riesco ad andare avanti. Lei molto meno, soffre molto più di me, e cerca di proiettare queste sofferenze sulla mia persona. Dicendo appunto che mi fa male stare così ecc., senza ascoltare veramente le mie risposte. Tra i due sono di certo io quello che è meno preoccupato e sofferente, in realtà sono io preoccupato (per il poco che mi è possibile) per lei. Spero di risollevarla un po’, sto cercando di essere un po’ più premuroso con lei, anche se gran parte è una recita. Non sento veramente il bisogno di sapere come sta, o di aiutarla, ma so che la sua stabilità influenza poi anche la mia, quindi cerco di prevenire troppi danni ad entrambi. Non mi interessa se appaio meschino ad agire con queste motivazioni… in fondo, anche chi agisce “con il cuore” inconsapevolmente lo fa anche per se stesso.

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5 commenti

@Neverloved

2 anni fa

Dovresti ascoltare tua madre.

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