@Poeta

04/08/2022 alle 02:54

Pensieri notturni, la morte

Pensieri notturni, la morte

Quasi disturbante il peso delle parole che viaggiano nella mia mente. Piccole e stupide idee, movimenti rapidi delle dita su una tastiera e due occhi stanchi che faticano a reggerne il ritmo. Concettualmente è facile accettare la morte. Tutti viviamo la nostra vita, tutti dobbiamo morire. Un susseguirsi di individui la cui inutilità fa a gara con quella altrui. Povero chi pensa che la sua vita abbia più importanza di quella di un qualsiasi altro animale esistente sulla Terra. Povero chi pensa che ci sia qualcosa dopo la morte, essendo l'uomo un semplice granello di sabbia in un universo infinito. Certo, credere in qualcosa dà pace, ma credo che la consapevolezza del termine della nostra esistenza, possa giovare molto più a noi stessi e a chi ci circonda. Sento ragazzi parlare solo di scuola, di università. Uomini solo di lavoro. Sento persone di tutte le età dannarsi per le più piccole idiozie. Vedo chiunque attorno a me dare un peso alla società e a ciò che la compone molto più grande di quanto si dovrebbe. Nessuno in grado di apprezzare qualche dettaglio, un paio di emozioni, la vista delle stelle. La realtà è che la vita non ha un senso. O in realtà ce l'ha, ma il nostro intelletto è brutalmente stupido per consertirci di comprenderne almeno una parte. Ciò che ci resta è dunque una vita inutilmente piena e spesso altrettanto vuota. Un vortice di pensieri sensa senso, forse hanno più logica di tutto il resto messo insieme. So solo che non voglio morire. Non voglio che il mio cuore smetta di battere. Non voglio che arrivi il giorno in cui nella mia mente non scorreranno più pensieri. Non voglio che il mio corpo non provi più emozioni. Non voglio lasciare ciò che ho, ciò che amo, ciò che provo. Non voglio smettere di esistere, voglio restare e non posso.

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1 commento
OP

@Poeta

2 anni fa

Se ho fatto eventuali errori perdonatemi ma ho scritto tutto velocemente

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