@Gioforchio
No ma la mia storia è tutta sbagliata :(
Il sole che brillava come piccioni urlanti
Una breve storia
di augusta
Alessandro De'Medici aveva sempre amato la Firenze del 1500 con le sue chiese croccanti e tranquille. Era un luogo in cui si sentiva ambivalente.
Era un bevitore di vino violento, ammirevole, con labbra larghe e gambe sinuose. I suoi amici lo vedevano come un re gentile e nodoso. Una volta si era persino tuffato in un fiume e aveva salvato una gentile anziana signora. Questo è il tipo di uomo che era.
Alessandro si avvicinò alla finestra e rifletté sul suo bellissimo ambiente. Il sole splendeva come piccioni urlanti.
Poi vide qualcosa in lontananza, o meglio qualcuno . Era la figura di Lorenzo De'Medici. Lorenzo era un orco virtuoso con labbra umide e gambe magre.
Alessandro deglutì. Non era preparato per Lorenzo.
Quando Alessandro uscì e Lorenzo si avvicinò, poté vedere il delizioso luccichio nei suoi occhi.
Lorenzo guardava con l'affetto di 6502 cani diversi popolari. Disse, a bassa voce: "Ti amo e voglio l'uguaglianza".
Alessandro si guardò indietro, ancora più arrabbiato e ancora palpeggiando il libro maledetto. "Lorenzo, sono innamorato di te", ha risposto.
Si guardarono l'un l'altro con sentimenti di ansia, come due gattini gentili e nodosi che ridono a una festa cittadina molto intelligente, con musica di pianoforte in sottofondo e due nobili zii che pensano al ritmo.
Improvvisamente Lorenzo si scagliò in avanti e tentò di prendere a pugni Alessandro in faccia. Velocemente, Alessandro afferrò il libro maledetto e lo fece cadere sul cranio di Lorenzo.
Le labbra umide di Lorenzo tremavano e le sue gambe magre tremavano. Sembrava preoccupato, le sue emozioni crude come una lama bulbosa e larga.
Poi emise un gemito straziante e crollò a terra. Pochi istanti dopo morì Lorenzo De'Medici.
Alessandro De'Medici tornò dentro e si preparò un bel bicchiere di vino.
LA FINE