@BedGirl
Da bambina dicevo che avrei sposato un vecchio ricco per aspettare che morisse e prendermi la sua eredità. Le cose non sono cambiate.
Dicevo che se fosse stato giovane l’avrei ucciso io.
E programmavo dei modi per farlo senza lasciare tracce.
Adesso non mi ricordo quali erano però.
Un po’ come quando la mia pediatra mi fece spogliare per farmi una cazzo di visita ginecologica a 6 anni.
Mi sentii così umiliata che progettai dei modi per ucciderla, ricordo che nella cameretta facevo avanti e indietro pensando e ripensando.
Chiaramente non avevo seriamente intenzione di farlo, ma mi compiaceva l’idea di vederla morire.
Pensavo di assumere dei sicari anche se mi avrebbe tolto il piacere di toglierle la vita con le mie mani.
Poi mia madre mi ha cresciuta facendomi guardare gialli, thriller e programmi su crimini risolti e non.
A non ricordo che età (tra i 9 e gli 11) il mio canale preferito era TOPcrime (39), ma anche 38.
Giravo sempre su quei due canali anche quando ero sola in casa, me li aveva fatti scoprire la mia babysitter (sì avevo una babysitter, a causa di mia sorella) perché le avevo confessato la mia passione per i gialli.
La scoperta migliore di tutta la mia vita.
I documentari poi me li fece scoprire mia madre. Oltre a quelli sugli omicidi, uno dei miei preferiti era quello sulle malattie rare.
Poi vabbè, mi faceva guardare anche il commissario Montalbano (che la maggior parte di voi probabilmente non conosce), Agatha Christie, Hitchcock.
Del commissario Montalbano ho anche visitato la casa. L’ho solo guardata da fuori in realtà perché dentro c’erano persone?
Che tristezza quando è morto Camilleri.
