@Felice
Vi racconto un'altra storia di cinema che mi ha sempre affascinato e che potrebbe interessarvi, questa immagine dovrebbe bastare per parlare di questo assurdo horror del 1932
Forse qualcuno di voi ne ha sentito parlare, si chiama Freaks. Il termine vi suonerà famigliare, si fa riferimento a persone strane per davvero, bizzarre. Oggi per alcuni ha un'accezione più positiva, sinonimo di unico, anticonvenzionale, ribelle o solo notevole... anche se spesso viene usata per definire i pervertiti. Oggi, dove essere strani è figo ma solo in un certo modo, la parola ha tutt'altro peso. In quegli anni però il termine "freak", che si traduce facilmente con "mostri", faceva riferimento a persone con gravi malformazioni o disabilità fisiche, difficili anche solo da guardare. Era, quindi, molto negativo... il film tuttavia è stato lanciato con alla regia un nome importante, quello di Tod Browning, un pionere dell'horror. Browning era noto ed amato per aver diretto il film Dracula del 1931, che forse voi non conoscete ma fu un enorme successo. Ancora oggi, quando pensiamo a Dracula, pensiano a quel film magari anche senza saperlo. L'iconografia che conosciamo di Dracula, cioè l'immagine classica che ha con quei vestiti, quei capelli e quella faccia, vengono da lì. Browning era appassionato di horror e il tema dell'emarginazione, era anche un raffinato innovatore in tempi non sospetti. Per questo quando uscì questo film, con quel titolo, le aspettative erano altissime, ma furono tutte deluse e rovinò la carriera di Browning.
Fu una vera e propria disgrazia al botteghino, alla prima proiezione gli spettatori fuggirono dalla sala disgustati, nauseati e shockati, ci fu addirittura una citazione in giudizio dove una donna affermò che il film le aveva provocato un aborto spontaneo, ma perché? La risposta è più semplice di quello che si possa pensare.
All'epoca il film fu devastato dalle recensioni negative, tranne per qualcuno che ebbe abbastanza lungimiranza da prevedere ciò che sarebbe diventato, cioè un cult, o chi fu abbastanza sveglio da cogliere il messaggio. Le recensioni negative erano oltraggiate, definivano il film folle, malato, alcuni cercavano di addolcire la pillola con scuse assurde ma la verità era che tutto questo disprezzo è rinchiuso nell'immagine che ho postato, basta guardarla. Il pubblico degli anni 30 avrebbe mai potuto accettare tutto questo?
Ma prima, un breve excursus sulla trama: circo itinerante, una bellissima trapezista intreccia una storia d'amore con un nano del circo per la sua eredità. Il piano è ucciderlo e scappare poi con il suo vero fidanzato, l'uomo forzuto. Durante una cena, mi sembra, i freak iniziano un famoso rituale cult dove cercano di includere la trapezista nella loro famiglia, ma lei sdegnata se ne va. Questo rituale vedeva il passarsi se non ricordo male una brocca di vino, bere a turno intonando "Uno di noi", ma questo non fa che generare repulsione nella donna. Probabilmente vi suonerà famigliare, è stata una scena molto omaggiata anche se non è così facile... ma ci torneremo più avanti, intanto ecco dove l'avete sicuramente sentita: https://youtu.be/AMvAFQrkNjs
Dopo questo sfogo dove la donna li umilia facendo capire ai freak la presa in giro, la trapezista inizia ad avvelenare e far ammalare il nano, che però se ne accorge. Le cose degenerano, dopo una serie di rocamboleschi eventi che non sto qui a raccontare, i freak ottengono la loro vendetta rendendo la donna a tutti gli effetti una di loro: le tagliano la lingua e le gambe, coprono il suo corpo se non sbaglio di piume e catrame e la presentano come la donna gallina. Alla fine il nano si rimette con la sua vecchia fidanzata e si rappacificano.
La trama, definita debole e troppo lontano dalla realtà (neanche troppo per un horror, è ovviamente solo una scusa come molti poi faranno notare), come vedete non è affatto male... il problema è il cast. Browning fu artista circensi a sua volta e viaggiò per mesi nel paese per selezionare personalmente un cast quasi interamente composto da freak. Addirittura eliminò dei nomi noti per dare più risalto ai freak, accanto ai quali assunse qualche attore normale. Come vedete parliamo di persone con patologie rilevanti o gravi menomazioni, molti dei quali difficili da vedere per le persone degli anni 30. Il concetto di disabilità era accettato solo fino a un certo punto, poco e nulla, dominava il pensiero eugenetico dove potevano andare avanti solamente le persone sane e con le migliori caratteristiche per migliorare la specie umana. I freak erano considerati un oltraggio al buon costume, era fastidioso da vedere per le persone "normali" e dovevano quindi diventare invisibili. Vederli addirittura protagonisti di un film? Assurdo se non addirittura offensivo. Lo stomaco delicato degli spettatori non poteva reggere le imperfezioni dei poveracci...
Altri sono stati spietatamente onesti nell'ammettere il loro senso di repulsione per i freak, ma la maggior parte non ha fatto che trovare scuse come al giorno d'oggi. È la trama che è debole, non ci si può immedesimare in un nano, addirittura pur di boicottare la pellicola accusarono lo studio che aveva prodotto il film di sfruttamento. Una scusa come un'altra, ovviamente, per fingere di compatire i freak e non di non volerli vedere per senso di schifo. Come vedete, la paraculaggine è una tendenza umana che va avanti da molto tempo e non è una cosa nuova... come neanche la censura. Non era family firendly avere dei freak così brutti e traumatici davanti, giusto? Era una forzatura inutile, una cosa spiacevole da vedere... non vi suona famigliare? Già. Fatevi due domande sulla questione...
Quindi, tornando a noi, dopo la prima proiezione e vedendo la reazione del pubblico, il produttore senza il consenso di Browning tagliò ben mezz'ora di pellicola censurando svariate scene che oggi risultano perdute o distrutte. Scene che rappresentavano i freak nel quotidiano, ma soprattutto, e qui riprendo un punto che ho sollevato più sopra, la scena più horror della pellicola: la castrazione del forzuto, poi costretto a cantare in falsetto, e la mutilazione della trapezista. Bloccata da un albero, viene mostrata la scena della mutilazione della donna, tutto al tetro canto di "Uno di noi, uno di noi...". Adesso, riguardate la clip dei Simpson che ho messo sopra e ditemi quanto è arguto questo omaggio... è una sequenza storica che purtroppo è andata persa, ed è un peccato perché era veramente centrale.
Ad oggi il film è conservato in un museo, ma la versione ovviamente di 60 minuti e non di 90, ormai quella è irrecuperabile. È considerato un vero e proprio cult, rivalutato poco dopo la morte di Browning e visto oggi come uno dei film migliori e più significativi. La scia di Freak ha ispirato tantissimi altri film, ma nessuno è mai arrivato a quei livelli perché banalmente ancora oggi nessuno vorrebbe ancora questo cast.
Dietro le quinte, nonostante le buone intenzioni di Browning, profondamente innamorato del concetto di freak, le cose non furono tanto diverse. Ci furono diverse proteste per il cast, per i collaboratori fu molto difficile e si pensò pure di cancellare il film, che fu immediatamente rinnegato dopo la sua uscita nelle sale. Come soluzione si allestì un tendone fuori che i freak dovevano usare come zona ristoro, solamente quelli dall'aria più umana e normale potevano pranzare con gli altri collaboratori. Ci sono racconti di gente che vomitò vedendoli, le lacrime dell'attrice che interpretava la trapezista quando li conobbe, non ebbero vita facile. Il film fu censurato ovunque per anni, ne fu anche proibita la visione in alcuni paesi.
Non ho purtroppo informazioni sullo stipendio, ma essendo gli anni 30 possiamo immaginare come andasse dato com'era l'industria del cinema a quel tempo. Non so dire che l'amore per i Fraeak di Browning fosse alla P.T. Barnum, ma sicuramente è riuscito a dere un profondo quanto nettamente umanitario messaggio.
Nonostante fosse un horror, sussiste una profonda empatia per i freak, di cui emerge la parte umana, il sentimento di comunità, di emarginazione e di umiliazione che emerge dal loro rapporto con le persone considerate "normali", che invece sono la parte più amorale del film. È una pellicola a livello sociologico molto interessante, vediamo una delicata analisi della disabilità, un allegoria piuttosto evidente alla lotta di classe, un aspro giudizio alla società e agli standard estetici. A parer mio, la sequenza della mutilazione della trapezista è anche una meravigliosa rappresentazione della rabbia sociale anche se non tutti sono d'accordo.
Stiamo parlando di un horror anomalo e sconvolgente, disturbante perfino con tutte quelle scene tagliate e allo stesso tempo molto toccante. Non parliamo degli horror pieni di jumpscare di oggi, a tratti si cadrebbe nel gore se solo non avessero tagliato tutte quelle scene. Stiamo parlando un opera d'arte del grottesco, genere di cui vado personalmente pazzo, con un contorno tetro e inquietante.
La scena della mutilazione grande perdita, ha comportato un film arrivato altrettanto mutilato ai giorni nostri solo a causa dei delicati occhi di chi nella propria vita non vuole vedere imperfezioni. Una grande lezione che ancora oggi non è arrivata ai vertici della settima arte, e che cercano costantemente di imitare attenendosi però strettamente agli standard estetici, svuotando così tutto il messaggio.
Si può discutere sul pietismo che potrebbe suscitare, alla fine è un argomento complesso.