@Levitico69

La prima cosa che voglio dire è che vedo sempre più persone che si sono convinte/sono state convinte che odiare tutti gli uomini in quanto tali non sia l'equivalente di odiare tutte le donne in quanto tali (e quindi sessismo), ma che sia qualcosa di socialmente accettabile, dato che l'uomo ormai è solo ed esclusivamente il pazzo, maniaco, stupratore, ladro di turno, e le donne (o meglio, tutti gli esseri umani che non siano maschi biologici, in generale) non possano avere (alcune di loro obv, altrimenti cadiamo nello stesso ragionamento fallace che critichiamo) caratteristiche violente o antisociali, e che - se ce l'hanno - si può dire che "sono state esasperate", "sono casi specifici (vero ma non viene mai detto quando si tratta di uomini)" o che "sono mentalmente instabili". E se ci pensate, se provaste a rigirare tutte queste frasi e atteggiamenti al contrario e diceste "tutte le donne sono stupratrici, ladre, pazze e maniache" verreste - giustamente - additati come sessisti, matti ecc. È un doppio standard incredibile e non è plausibile odiare un'intera categoria quando neanche lo 0,001% degli appartenenti commette gli atti di cui vengono accusate quasi 4 miliardi di persone. Vi rendete conto che odiare mezzo pianeta per delle brutte esperienze (per carità, validissime ma non tali da poter portare ad una generalizzazione di una singola realtà a tutte le altre) non è una cosa sana e normale? Per non parlare di come tutti i problemi legati all'androsfera vengano spesso e volentieri invisibilizzati; ma questo è un altro discorso. Mi spaventa molto che l'odiare gli uomini stia diventando accettato socialmente.

E poi la seconda cosa che volevo dire, o meglio chiedere: vi sentite mai tristi perché vi siete svegliati tardi e il mondo è andato avanti senza di voi, che vi siete persi moltissimo tempo che avreste potuto impiegare, potenzialmente, nel fare molte cose, ma che avete sprecato? E niente. Mi aspetto una guerra qui sotto ma va be'. Saluti.