@XANA2

14/03/2022 alle 22:38

leggete e ditemi cosa ne pensate ( sarò breve)

leggete e ditemi cosa ne pensate ( sarò breve)

È il 2000, l’anno dei 21 anni dopo Jody Scheckter, per intenderci, solo che.. beh, il Gran Premio del Giappone non era ancora stato disputato…

Anzi, era la settimana dopo il Gran premio di Monaco che, anzi, per il tedesco quel Gran Premio fu alquanto disastroso, ritiro al cinquantacinquesimo giro.

Si, effettivamente la Formula Uno con Code Lyoko c’entra poco, ma era forse il modo migliore per contestualizzare il periodo storico.

A noi interessa quello che accadde nella città francese di Ennesì, nei giorni successivi al Gran Premio, in particolare tra il cinque e il dieci giugno.

In quei giorni venne proiettato un corto di cinquanta secondi.

Il cortometraggio si intitola, tradotto dal francese, I bambini fanno il loro cinema, ed è stato diretto dall’animatore francese Thomas Romain, con la collaborazione della sceneggiatrice Tania Palumbo. A animare il corto, un gruppo di alunni della scuola parigina Gobelins School of the Image.

Il corto sarebbe potuto cadere nel dimenticatoio, ma si da il caso che al festival fossero presenti dei rappresentanti della società di animazione francese Antefilms.

Per chi non lo sapesse, la Antefilms, era una casa di animazione francese, diventata poi Monoscoop, è stata la stessa casa che ha lavorato a serie molto note, come il cartone animato di Geronimo Stilton o l’Uomo invisibile.

Per chi se lo stesse chiedendo, la società è stata liquidata nel gennaio 2014, per troppi debiti, ma ci arriveremo più avanti.

La Antefilms commissionò a Romain e Palumbo lo sviluppo di una serie animata a partire da quel corto.

Del corto, sia pure breve, colpirono in particolare due aspetti. Le ambientazioni e il design dei personaggi. Praticamente le uniche cose che sarebbero rimaste dal brevissimo corto.

E il 2001 e in quest’anno nacque così Garage Kids.

Di Garage Kids abbiamo unicamente un reperto, anche in questo caso un cortometraggio della durata di circa cinque minuti.

La storia, per quanto ancora non definitiva, per la prima volta introduce il concetto di mondo virtuale, che in questo caso si chiama Xanadu, landa pacifica.

Rispetto a quella che poi sarà la serie ci sono innumerevoli differenze, ma con calma vedremo tutto.

La trama del corto è alquanto semplice, dato che il suo scopo non era tanto quello di essere un vero episodio, quanto piuttosto quello di presentare quelle che sarebbero state le dinamiche della serie che ne sarebbe nata.

Un ragazzo, con il suo cagnolino, giunge nella scuola dove studiano i protagonisti.

Questo ragazzo, che, si, se non si fosse capito è Odd, guarda te che combinazione diventerà il compagno di stanza, non si capisce bene se di Jeremy o di Ulrich…

Quindi viene presentato al gruppo dei ragazzi e, mentre il gruppo è sul terrazzo di uno degli edifici scolastici, il misterioso cattivo, che ancora non si chiamava Xana, ricordiamolo, attacca, facendo quasi precipitare Jeremy. Il gruppo giunge quindi alla fabbrica e materializzano Ulrich, su Xanadu. La lotta è difficile e Odd e Yumi vengono in suo soccorso.

Il corto si conclude in questo modo.

Qualora Garage Kids sarebbe stato prodotto, lo slogan della serie sarebbe stato “Sai mantenere un segreto?”

guardando il corto, molte differenze sono evidenti sin da subito.

La prima differenza che si può apprezzare è che qui, Kiwi, il cane di Odd può circolare senza problemi, contrariamente alla serie, in cui, nelle regole dell’istituto, è specificato che non si possano avere animali domestici.

La seconda differenza, forse più importante la scopriamo nella scena dell’attacco.

Yumi può usare la telecinesi anche sulla Terra.

Un cambiamento non da poco, che ci mostra come, nella storia di Garage Kids, i personaggi e i loro avatar virtuali erano in qualche modo più collegati.

Evito di parlare delle differenze estetiche, perché sarebbe tempo sprecato. Questo corto era per produzione interna e sicuramente in caso fosse stato prodotto, molte cose sarebbero state cambiate.

La sola differenza estetica di cui parleremo è quella del mondo virtuale. Il concetto di Xanadu era parecchio diverso.

L’idea del proto mondo virtuale era, infatti quella di un mondo che sarebbe stato esplorato mano a mano.

La trama prevedeva che il cattivo, che non ha un nome, per cui possiamo definirlo come proto XANA, attaccasse in maniera diversa.

Le Torri di Xanadu, infatti potevano essere una sola volta, prima di essere disattivate per sempre. LA serie doveva essere di 26 episodi, per cui ci si può immaginare che le torri fossero 26.

Tra le poche notizie riguardati Garage Kids si ha quella che il sistema super computer, sarebbe stato creato da un gruppo di scienziati noto come “Il Professore”. Non sono state fornite molte altre informazioni.

Inoltre le Torri di Xanadu erano davvero enormi.

Garage Kids non andò comunque in porto.

Non tanto per le scelte estetiche o di trama, molti sarebbero stati poi ripresi, ma alcuni aspetti non piacquero e vennero modificati.

I cambiamenti furono diversi, ora gli vediamo.

Il primo cambiamento fu l’introduzione di colei che, letteralmente sarà la protagonista indiscussa della serie. Aelita.

Ironico, non è vero?

È un personaggio che conosciamo benissimo. Su di lei non credo si possa aggiungere molto di più di quello che conosciamo.

Altro cambiamento fu l’introduzione di Xana come cattivo. Pare che nessuno sappia il perché si chiami così, tuttavia un’azienda che si occupava della post produzione della serie chiamata appunto Xana. Altra ipotesi è che sia un’abbreviazione de nome del mondo virtuale in Garage Kids, Xanadu.

La sua storia e le motivazioni per cui è cattivo (no, non è cattivo perché si) verranno approfondite più in là, ma vedremo più avanti.

Il terzo cambio è la completa ricostruzione del mondo virtuale.

Piuttosto che essere un mondo, si ampio, da esplorare ma probabilmente monotono, si è optato per creare un mondo diviso in cinque differenti territori, quattro dei quali basati su dei biomi realmente esistenti. La foresta, il deserto, la banchisa e la montagna. Più il quinto settore, scoperto più avanti, chiamato Cartagine, non basato su un bioma realmente esistente, ma basato su forme geometriche.

Quarto cambiamento riguarda la meccanica degli attacchi, ora, ognuna delle quarantuno torri può essere attivata infinite volte, senza mai “scaricarsi” ed è stata anche

+1 punto
3 commenti

@Astaroth_

3 anni fa

Sarò breve

0 punti