@Felice
Era questione di tempo prima che Signorini vedesse il suo bel palloncino esplodere, oggi più che mai, certo non pensavo così
Signorini conosce il mondo della televisione, sa dove sono i suoi limiti e come muoversi liberamente in essa. Sa come funziona, per questo non si fa scrupoli, ma questa volta ha cagato fuori dal vaso molto più del solito e la cosa gli è sfuggita di mano, ma perché?
Anni al timone di un programma così seguito gli ha gonfiato l'ego più di quanto si aspettasse e non se n'è accorto, quindi ha finito per fare un grave errore.
Non è la prima volta, è da anni che sgarra ma Mediaset gli ha sempre parato il culo ed era convinto anche questa volta di potersela giocare bene, il problema è che neanche Mediaset si è resa conto di quanto stava accadendo.
Oggi come oggi, specialmente dopo il covid, il tema della malattia mentale è molto sentito, ma questo la generazione antecedente al 1990 non può saperlo, non lo capisce e non la considera quindi una cosa grave.
Signorini con tutta la produzione in un primo momento, mostrando il solito buonismo da paraculi, ha comunque fatto una scelta aberrante: riprendere le crisi di Marco Bellavia e mandarle in onda.
Per anni è andata bene, si sono appoggiati a questo, altri soggetti con mali simili come Tonon o Bossari sono stati dentro la casa ma hanno avuto un cast cooperativo. Non vorrei dire una stronzata, ma credo anche più giovane.
A quesot giro, con persone come Ciacci e la Lamborghini non si è stati capaci di creare un clima che possa permettere questa TV del dolore. Signorini e la produzione sono stati incapaci di scegliere un cast equilibrato e questo non perché Bellavia non l'aveva raccontata tutta. Non è riuscito a dare vita a una vera e propria dinamica di gioco, è stata una selezione a dir poco disastrosa.
Essendo produzione e Signorini stesso degli animali da ascolto, hanno imparato solamente che lacrime=share nel bene e nel male purché se ne parli. Tuttavia, grave mancanza da parte dei produttori, non è stato capito che queste lacrime devono avere un contesto adeguato.
Hanno ripreso Bellavia per lo share senza capire che la mancanza di sostegno poteva essere velenosa anche per gli ascolti. La reazione degli altri concorrenti probabilmente doveva solo dare adito alla polemica, ma non si sono resi conto di quanto toccassero un nervo scoperto.
Questa mancanza, ripeto molto grave per persone che fanno quel lavoro, ha dato innumerevoli problemi. Produzione e conduttore hanno già preso una posizione orrenda nel momento in cui hanno spettacolarizzato la situazione, salvo poi smettere solo per il crescendo di commenti negativi. Signorini non ha mai avuto sensibilità, non è una novità per nessuno, ma ha fiuto per i grandi numeri. Questa volta, la mancanza dell'una lo ha condotto in errore. Ci sono sottigliezze troppo umane che sfuggono a chi ragiona come un automa, e prima o poi la prendi nel culo per questo.
Ora sono cazzi amari per il gfvip, sono tutti soddisfatti perché stanno dando un esempio di serietà e donano attenzione a un tema importante. Il problema è che il danno ormai è fatto, non puoi ripararlo e lo sanno tutti benissimo.
È giusto che paghi, per carità, ma c'è qualcosa che non va in questa storia e non è nel GFvip, ma nelle reazioni delle persone.
Perfino chi non segue come me sa tutto di questa storia, persone che hanno sempre schifato il gf adesso sono interessati a questo. Perché? Beh, l'ondata d'indignazione e la polemica attirano sempre, è un buon modo per sfogare rabbia repressa... tuttavia, ho l'impressione che manchi a tutti qualcosa.
Si parla tanto della reazione, di come poteva essere affrontato, però non si fa questo gran parlare delle cause. Tutta questa intensità si concentra sulle uova già rotte, nessuno che pensa a come non farle andare in pezzi.
Non si pensa alla pressione della società, al bisogno di apparire, a quello di sopprimere, a tutto quello che non fa che amplificare il malessere. Questa rabbia è una delle tante ragioni che può contribuire a far sentire la gente a disagio, la voglia di polemizzare oltre la compressione dello stato d'animo dell'altro.
Sindachiamo sull'etica delle reazioni, nessuno parla di prevenzione. Sappiamo tutti che il gf spesso specchia la realtà di fuori, in questo caso è stata identica: nessuno chiede le cause, tutti concentrati sul superficiale botta e risposta, su reazioni.
Mi sembra che questo discorso sulle malattie mentali sia gravemente incompleto senza parlare di prevenzione. Anzi, mi sembra proprio che vengano trascurate nel modo più tossico.
È vero che spesso la causa è genetica, non si può controllare, ma con cause non intendo l'eziologia, intendo i vari fattori di stress che gravano su una persona. Ci sono dei trigger che innescano certe reazioni, trigger prevenibili. La malattia è lì, ma viene esasperata fino a essere portata a pessimi livelli dalle persone intorno a noi, da una società frenetica, da una smisurata voglia di apparire, da un bisogno spasmodico di doversi mostrare in un certo modo per un motivo o un altro, dal bisogno costante di soddisfare aspettative spesso umanamente impossibili, dalla costante pretesa di dover saper fare tutto, dal divieto perentorio di sbagliare.
Marco ha avuto probabilmente molti di questo trigger, e se si è buttato nella mischia è perché era certo di poterli gestire. Tuttavia, la cosa è andata oltre e ha causato un crollo, neanche la buona faccia è bastata a dare false speranze.
La vicenda di Bellavia dovrebbe far riflettere su come dovremmo tutti applicarci a prevenire in questo senso: meno pressione, meno pretese, meno aspettative, meno gogna. Il problema lì dentro non era solo il bullismo, era un deliberato lascia passare di tutti i lati tossici della nostra società.
Pornografia del dolore, frustrazione sfogata su capri espiatori, intolleranza non tanto ai temi quanto a errori magari dati da ignoranza o semplicemente concetti espressi male, spietato trattamento verso chiunque senza il minimo spazio ai dubbi, la voglia di avere un nemico comune a tutti i costi. C'è una frenesia, una voglia sfrenata di certezza immediate in un mondo dove non siamo capaci di vedere il domani ma ci aspettiamo che tutti nascondo già pronti, e pensiamo meritino il linciaggio per questo.
Non dobbiamo solo condannare il bullismo a Bellavia, dovremmo sforzarci quotidianamente per salvaguardare ogni giorno mille Bellavia che magari soffrono proprio a causa nostra senza che noi ne sappiamo nulla. Domare le nostre voglie e frustrazioni, la nostra volontà sfrenata di giustizia, è questo ciò che andrebbe fatto. Dovremmo circoscrivere le nostre reazioni ma accettarle al contempo senza renderle tossiche per noi e per altre.
La vicenda di Bellavia passerà in sordina perché nessuno ha veramente capito il problema alla base, che ha portato all'eccesso. Quindi mi chiedo: ha senso essere così duri con l'eccesso se poi non facciamo assolutamente niente per evitare che le persone ci arrivino? Ha senso perdersela con la con la Lamborghini o Ciacci o Gegia senza prevenzione? Chi sbaglia paga e va fatto esempio, per carità, ma senza prevenzione qual è il senso di tutto questo? Che senso ha cambiare rubinetto se è il tubo che perde?
In ogni caso questa immagine mi ha fatto molto ridere. Perdonatemi se non si capisce un cazzo ma come al solito le seghe mentali nascono sempre quando sbaglio il dosaggio.