@DiegoBrando_

Tutto quel utilizzo di energia, la stancò così tanto che l'effetto della trasformazione cominciava a cedere rendendola sempre più umana.

Ma a sua fortuna, pareva che al momento ci fosse un po' di pace. Probabilmente perché il nemico si doveva riprendere.

Era ormai del tutto umana, sdraiata a terra stanca, con il corpo dolorante che non voleva muoversi.

"Morirò...morirò...morirò...non voglio morire! Vorrei solo rivedere mia figlia. Vedere come sta...e chissà quanto tempo è passato e ormai ho perso il conto dei giorni...sono così stanca...vorrei tanto dormire..."

Sarà passato qualche minuto mentre continuava a lamentarsi nei suoi pensieri. Avrebbe voluto restare lì per terra fino alla fine dei suoi giorni.

«Nina! Finalmente ti ho trovata!»

Era un ragazzo corazzato, un ragazzo dalle sembianze feline. Stava correndo verso di lei chiamandola preoccupato, e proprio dietro di lui, un drago azzurro si dirige volando verso di lui. La ragazza sentendosi in pericolo alla vista di quel essere, si tese subito riuscendo a mettersi subito seduta, pronta a difendersi in quella posizione.

«Tranquilla, è uno dei miei...» si china e le mette una mano sulla spalla per tranquillizzarla «...è uno dei miei.»

Quel volatile fece il giro dell'area intorno a loro per poi atterrare sdraiato facendo tremare la terra. Socchiude le ali e resta fermo come se stesse aspettando un ordine.

«Vieni con me Nina. Ti porterò al sicuro. Hai bisogno di riposarti e...al castello potrai pensarci dopo.»

Il ragazzo si alza e le tende la mano per aiutarla.

La mora insicura se fidarsi o meno, non sapeva cosa dire, non voleva né essere scortese ma nemmeno essere capita male. Porta le braccia al petto e abbassa lo sguardo. Sapeva che non avrebbe avuto altra scelta...non era nemmeno in grado di combattere.

Il giovane sospira abbassando la mano.

«Lo so che non mi vedi da anni e che sono stato in giro chissà dove...però sono restato sempre dalla tua parte...come ai vecchi tempi, ricordi? Quando combattevamo insieme, ci fidavamo e aiutavamo l'un l'altro. Per favore...fidati di me ancora una volta...e appena avremo un attimo di pace, ti racconterò tutto.» fece con tono disperato.

I loro sguardi si incrociarono e quelle parole riuscirono a tranquillizzarla leggermente.

Lei abbassa di nuovo lo sguardo.

«Non ho altra scelta dopo tutto no?»

«Mi sa proprio di no...»

Le pone di nuovo la mano ma questa volta lei decide di usarla come forza per alzarsi.

Tenendola con un braccio avvolto dietro la schiena, la aiuta ad arrivare fino a quel drago per poi accomodarsi sopra.

Ancora un po' spaventata da quella vicinanza con una tale creatura, non faceva altro che stringersi al ragazzo.

«Tranquilla non morde.»scherzò.

«Non ho mai cavalcato un drago...sei certo che sia sicuro...?»

«Più che certo! Non ho fatto altro in questi anni.» disse sicuro di sé.