@IlDrago

Poco fa commentando uno shouts stavo raccontando di pervertiti sul bus e mi sono tornati in mente ricordi correlati.

Avrò avuto 13 anni massimo e sul bus eravamo in pochi, tra queste una ragazza bionda coi capelli a boccoli, vestita elegantemente, forse per andare da qualche parte, magari ad un appuntamento romantico. Il suo volto era rigato di lacrime, dietro di lei un uomo panzuto e disturbato, con la cintola slacciata e il membro di fuori. Lo poggiava disgustosamente sui jeans della ragazza. Nessuno faceva nulla. Io li notai, ero furioso: "cos' ha da piangere?", pensavo, "non è esattamente ciò che vuole?" Da più piccolo, qualcuno, una donna, mi aveva toccato senza permesso e io provavo profondo disgusto a riguardo. La ragazza, essendo io l' unico o uno dei pochi probabilmente a non avere la testa abbassata, mi rivolse uno sguardo implorante, io la guardai con occhi iniettati di rabbia come fosse colpa sua, non feci niente, per un momento fui pure contento e convinto lo meritasse, poi distolsi lo sguardo e ripresi a farmi gli affari miei. Quest' episodio ogni volta che mi torna in mente mi tortura. Non so che fine abbia fatto la ragazza, nemmeno chi sia e pure questo mi dispiace. Vorrei chiedere scusa per non essere intervenuto, non essermi mosso, aver pensato a tutto questo, ma sarebbe solo egoismo chiedere di essere perdonati. So che non capiterebbe più, so che adesso vedessi un molestatore, questi mi temerebbe e che proverei a salvare a costo della mia incolumità chiunque fosse in tale difficoltà, ma questo non cambia il passato. Mi dispiace.