@Budino_alla_vaniglia17
Se non avete nulla da fare e vi interessa leggere il sogno che ho fatto qualche giorno fa, eccovi (è lunghissimo ma creativo)
Ero sull'attico *è l'appartamento dove vado in vacanza*, nel terrazzone, e mi giro per guardare il mare filosoficamente. Il paesaggio mi pare strano, un po' luminoso in basso. Guardo giù, molto giù, tanto da tenermi con una mano il grande cerchietto rosso che avevo indosso. Vedo una piazzetta tutta color arancione smorto, ma con un po' di luce, e un gruppo di scheletri sembra ballare e cantare, fino a quando non mi notano. Il boss degli scheletri, quello più grande e con il cranio strano, più affilato, mi fissa quasi immobile senza dire niente. Io, per il mio solito disturbo che mi perseguita nei sogni sin da quando ero piccola *in pratica, quando ho davanti un mostro pericoloso, lo prendo in giro e spesso poi il mostro mi uccide*, gli grido "FUUCCKK YYOOOUU!". Manco il tempo di dirlo, ed ho scatenato l'ira funesta dell'intero branco di tutt'ossa *magari state ridendo, io stavo morendo dal terrore ahah*, il cui boss è già arrivato al terrazzone, arrampicandosi dalla piazza al muro. Io scappo e chiudo velocemente la porta vetro, la prima dell'attico a partire da sinistra, e il gruppo di scheletri si ammassa addosso alla porta, famelici di morte. Io chiudo in serie tutte le finestre che affacciavano sul terrazzone, per poi chiudere tutte le altre, per sicurezza. Ho fatto bene, perché poi io e Gino (spuntato da non so dove) *in realtà è uno che conosco, lo scrivo sotto falso nome per non far capire chi è anche se molto probabilmente non lo conoscete nemmeno* per ulteriore precauzione ci rifugiamo nella cameretta, non si sa mai che gli scheletri sfondano le finestre e entrano, e se sanno sfondare quelle, affidarsi solo alla porta chiusa della cameretta era un suicidio. Quindi ci nascondiamo salendo sull'armadio, nel grande comparto in alto della zona di armadio che uso di solito io in vacanza. Per nasconderci ci copriamo con la mia valigia viola della Disney, sperando che se avessero aperto non ci avrebbero perciò visto, e rimaniamo lì affidando il nostro destino alla speranza. Eravamo letteralmente appiccicati, ci abbracciavano per darci una scintilla di conforto, io ero talmente paralizzata che non provavo nessuna emozione. Ero rannicchiata sopra Gino, ma a causa della situazione non ero né eccitata né emozionata, ero solamente spaventata e in attesa di vedere come si evolveva la situazione. Alla fine gli scheletri arrivano in cameretta, erano in due, e ognuno controllava un'anta dell'armadio. Per poco uno di loro non ci vedeva *è inverosimile che non ci abbia visti, ma vabbè*, noi siamo rimasti letteralmente immobili, ero terrorizzata.