@MissAborto
ogni volta che dico qualcosa di negativo su di me poi mi rendo conto che non è vero. Con le parole dico delle cose (sul mio conto) e con i fatti ne faccio altre
E sono cose specifiche, sempre le stesse cose, ovviamente dovute al ricordo di quello che ero prima.
È ripugnante pensare al mio carattere prima che migliorasse, provo disgusto per la mia stessa persona.
Mi chiedo quando realizzerò pienamente di essere cambiata, su tutti gli aspetti, so come sono fatta ma non mi vedo nel modo in cui dovrei vedermi.
Nel senso è come se io sapessi di avere i capelli marroni ma allo specchio li vedessi biondi.
Con regolare frequenza dico di essere incapace di provare sentimenti sinceri, di essere sleale, egoista e che non posso dare niente a nessuno perché in primis io non ho nulla. Dico di non avere interessi, passioni, di essere impaziente e sfiduciosa.
Ma non è vero assolutamente, mi accorgo che spesso sto giorni interi ad aspettare qualcosa di stupido perché ripongo tanta fiducia nelle persone, e questo è un esempio.
Io mi fido della gente e penso che nessuno abbia mai cattive intenzioni, ma intanto continuo a dire che questo non è vero.
Sono meno ingenua, questo si, ma quel buono che c'era in me ho saputo farlo (ri)uscire fuori finalmente.
Tutti quelli che conosco dicono di sentirsi voluti bene/amati (in certi casi) da me, che dimostro di essere disponibile e una persona con cui confidarsi eccetera, ma non mi riconoscerò mai neanche una di queste cose.
Tutto quello che dichiaro di non essere alla fine è quello che mi descrive di più.