@stefajo
Episodio 2, fulmineo. Di che pezzo si tratta?

Diciamo che l'introduzione in questo caso è bella spedita, con presenza tipica di fiati.
Che poi bella, non si parla di passato. E nemmeno di utopie, siamo volti alle supposizioni verosimili.
Ci si chiede che cosa ci sarà nel mondo tra qualche anno, chi verrà al mondo, come si chiamerà (essenza stessa del brano).
Su come sapranno vivere le generazioni future, sulla dedica di un'intera vita nel nome di qualcosa che si svilupperà in meglio.
E da qui arriva l'augurio, in contemporanea con l'entrata del basso.
Si punta in alto, anni 60, la luna, e anche il ritmo stesso cambia, la tonalità cresce di due semitoni. Si crea tensione.
Si parla di sole e di luna, si entra in tonalità minore, si toglie la vena orecchiabile per suscitare tensione.
E il bello è che questa tensione si scioglie liberamente con una sorta di "fischio", e da lì di nuovo il motivetto inziale. Torna un po' di positività, non troppa, ma soprattutto la capacità di attendere e di guardare oltre al passato e al presente, che altro non è che passato immediato.