@Rosso_carminio

E correva. Correva, e non si fermava. Aveva il fiatone, le gambe cedevano. Ma Lei correva. Perché quella era l'unica cosa che le passava per la testa. Se si fosse fermata non sarebbe più riuscita a correre. Le nuvole in cielo erano ormai scure, ma a Lei non interessava. Non stava pensando a nulla, nella sua mente c'erano solo le immagini che vedeva: campi e piante mosse dal vento, le foglie degli alberi che con un rapido tremolio provocavano un fruscio rilassante, il rumore della ghiaia calpestata dai suoi piedi. La stanchezza ora si faceva sentire, ma a Lei non importava: finché correva era salva. Ma poi sentì in lontananza una sirena. Eccoli. Si sentì gelare il sangue, e con il cuore in gola si fermò d'istinto. Si girò. La sirena si avvicinava sempre più. Le bastava tuffarsi nel campo ormai allagato. Ma la paura e la delusione la sopraffarono. Era come paralizzata, mentre osservava quelle due macchine bianche e azzurre, con le sirene spiegate accostare di fianco a Lei. Era finita. Non ce l'aveva fatta. La pioggia da poco cominciata mimetizzava le sue lacrime. E degli uomini vestiti di blu scesero dalle due volanti.