@FromSovietRussiaWithLove

10/10/2021 alle 03:49

Pensieri

Pensieri

L'ultimo shout è di un'ora fa.

Oggi è finita la 18ª stagione di NCIS, si è chiusa con una schermata "N.C.I.S torna nel 2022". Cazzo, siamo quasi nel 2022, ci compio 18 fottiti anni. Episodio bellissimo comunque, non vedo l'ora inizi la 19ª stagione. E ho visto anche The Rookie, anche se mi piaceva più la prima stagione che la terza, era più coinvolgente a livello emotivo.

Poi vivo tutta la settimana aspettando il weekend, arriva e...fregatura. Oggi pomeriggio non ho fatto niente se non due orette dedicate a un mio progetto, e domani devo preparare un interroga(torio)..emh..zione di filosofia ma non ho capito niente, fare esercizi di matematica, studiare inglese, preparare un'interrogazione di Italiano. Sto scoppiando, ed è solo la 3ª settimana. Almeno sto facendo amicizia con le due ragazze sedute dietro di me, ci siamo anche abbracciati ieri, eppure sembra un'eternità fa, ma è stato bellissimo. Avere finalmente un po' di contatto umano, un'amicizia che non sia fatta solo di cazzate.

La vita la sento scorrere veloce, ma allo stesso tempo non ho mai tempo per me stesso, solo oggi due ore.

Ma il fatto principale è un altro. Oggi i miei mi hanno trattato di nuovo da schifo, stavo male e se ne sono fregati, poi per sbaglio mi sono tirato un pugno davanti a loro, è stato istintivo, non mi sono trattenuto, anche se ormai mi sto abituando a farlo sempre più in silenzio. E la sua reazione, a suo figlio che si picchia, è stata: "non lo fare, perché altrimenti rientri nei pazzi, e poi dobbiamo prendere altri tipi di medicine.". E io ero lì a pranzo in lacrime, coprendomi la faccia con le mani, col cuore spezzato sapendo che l'unica medicina di cui ho bisogno è l'affetto e l'amore da parte loro. Non sentirmi dire "che sei moscio" quando mi metto i jeans per uscire a passeggio col cane; non sentirmi urlare contro per ogni minima sciocchezza; non farmi sentire perennemente un difetto. Poi però, dopo essere tornato in camera, stavo piangendo, è entrata mia madre e fa: "tu sei un ragazzo bravissimo, ma ogni tanto hai dei comportamenti un po' strani". E questo era esattamente ciò che avevo bisogno di sentirmi dire, di sentire la loro vicinanza, di sentire che mi vogliono bene. Ma poi ha continuato dicendo che una stronzata che non c'entrava niente con il motivo per cui stavo male e aggiungendo "quando la finiremo con queste crisi adolescenziali? Sono sei anni che ce le hai". Crisi causate da loro, io non sono così da solo. Anche se ormai inizio a tremare anche se solo mi siedo a tavola, ho paura ad andare in macchina da solo con mio padre, mi ritrovo spesso a coprirmi il corpo con le mani per paura di attacchi, e l'unica cosa che mi porta il sorriso sulle labbra è Giulia, la mia bellissima cagnolina, anche se ogni tanto si diverte troppo ad azzannarmi.

Dopo tutto questo casino, dopo aver desiderato solo e soltanto di morire, di mettere fine a queste situazioni che vanno avanti da troppo tempo e che adesso stanno prendendo una brutta piega per me, arriva la sera, e la mia "fidanzata" mi scrive che è nel panico perché un suo amico sta male, che ha paura che si suicidi, che ha forti problemi con i suoi genitori. L'ho dovuta aiutare a calmarsi per aiutare questo suo amico, ma più mi raccontava cos'era successo più pensavo che stesse parlando di me, visto che è a conoscenza di queste situazioni e di questi miei brutti pensieri che mi hanno già portato qualche volta al limite del prendere una decisione irrevocabile. Ad un certo punto ho anche chiesto se stesse parlando di me, magari chiedendo un consiglio su come aiutarmi in futuro, mostrandomi la sua preoccupazione magari. Non mi ha risposto, e ho capito che stava davvero parlando del suo amico, per un momento mi sono illuso di poter essere al centro delle sue attenzioni. Ho continuato ad aiutarla, a farla calmare, finché non sono andati tutti a dormire. Lui sta bene, lei sta bene, io sto .... Beh, no, io non sto bene, io sto e basta, ma non importa, a chi importa? Al suo amico no, neanche mi conosce. A lei neanche, visto che quando il suo amico si trova in una situazione del genere lei addirittura piange, mentre per me che stavo così non ho neanche avuto un "come stai?".

Per me il mondo non va bene, mi fa troppo male, mi sento uno schifo per come è fatto, vorrei essere ciò che non sono e non sarò mai, per questo io mi ucciderò, o perlomeno, ho intenzione di farlo. Ma non voglio sprecare una vita; cioè, per me la morte è come un tac, non si sente niente, quindi se dovessi morire adesso non sarebbe un problema perché neanche mi renderò conto di essere morto, e se non mi sono ucciso fino ad adesso, se quelle poche volte che sono arrivato al limite mi sono fermato, è perché so che c'è qualcuno che non riuscirebbe a vivere senza di me. Ma dicevo, capisco che per gli altri la vita sia qualcosa da non perdere assolutamente, da preservare, e per questo ho deciso che voglio salvare le vite degli altri, finché ne avrò forze. Quindi probabilmente accadrà da anziano, a meno che non cambi idea, cosa che considererei probabile, visto che cambierà praticamente tutto. Ma fino a che non cambierò idea la mia vita sarà fatta di missioni: un compito, una persona da fare star bene, uno svolgimento e poi un ritorno allo stato di quiete, alla "base". E così ho fatto oggi, ho aiutato la mia ragazza ad aiutare un suo amico. Ora, non so se grazie al mio aiuto la mia ragazza ha mantenuto il sangue freddo e ha impedito che questo ragazzo si uccida o se semplicemente ciò che ho fatto non è servito a un cazzo e non ha influito lo svolgimento dei fatti, ma l'unica certezza che ho è che ho fatto tutto il possibile per salvare questa vita di una persona sconosciuta.

E dopo che il suo amico era andato a dormire, lei non mi ha neanche chiesto come stessi o se volessi parlare, mi ha ringraziato velocemente e mi ha liquidato subito, è andata a dormire anche lei. Bene, la missione era terminata con successo, tutti erano andati a dormire tranquilli, e così alla sua buonanotte le ho risposto "India Mike Alfa, qui torre, missione compiuta - Torre, qui India Mike Alfa, torniamo alla base". Una battuta di un video su YouTube in cui un elicottero va a salvare un uomo malato su una nave da crociera per trasportarlo in ospedale, una delle mie frasi che mi rifrullano sempre in testa e che mi rendono un po' "speciale", nel senso di disadattato.

Quindi anche oggi ho aiutato qualcuno, cancellando totalmente i miei sentimenti che, a quanto ho visto, non importano più a nessuno, lasciando tutte le mie questioni in sospeso.

Missione compiuta, no? Non lo so, so solo che domani sarà una giornata di inferno e di studio, solo come al solito, so solo che stasera Giulia si è messa nel letto con me, quindi me la coccolo tutta.

"Chiudo"

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