@Introversob

Non riesci più a uscire e vedere persone, a fare quello che ti piaceva, a divertirti...non riesci più nemmeno ad alzarti dal letto e no, non è un modo di dire, i muscoli e il cervello si rifiutano di farti alzare il culo.

Hai perennemente voglia di vomitare...o forse è solo un buco nello stomaco. Il petto è pesante, ogni volta che respiri è praticamente un cazzo di sforzo immenso.

Dovresti andare a mangiare ma perché alzarsi?! Finché non ti costringono va bene.

Sai cosa ferma questo vuoto. Sai cosa succede quando è così, lo sai cosa devi fare. Lo vuoi, lo desideri. Forse lo meriti anche.

I muscoli sono pesanti ma la testa lo è anche di più. Non riesci a pensare a un cazzo e allo stesso tempo pensi a tutto, ti fa male perennemente, ti scoppia.

Non si ferma, non si ferma mai. È così ogni giorno, ogni secondo. Un ciclo infinito che inizia senza che nemmeno tu te ne accorga. Ti distrugge, ti stanca, ti annoia. Non sai più se sei sempre tu, se lì sotto c'è quello di qualche anno fa. È tutto una paranoia, ogni tuo gesto ti manda in paranoia, ogni gesto altrue, ogni parola detta o subita, ogni pensiero...

Forse è per questo che le persone non le sopporti più...che hai bisogno di una pausa ogni tanto. Chi può dirlo...è così complicato.

"Smettila di fare il coglione", "scendi un po'", "non fare l'asociale", "sei tutto sbagliato". Magari te l'hanno detto una sola volta scherzando 10 anni fa ma ti risuona ancora in testa, non riesci a fermarlo, sei tu ma non riesci ad avere controllo.

Vuoi che questo finisca...in qualsiasi modo...

Vuoi che si fermi...perché non ce la fai più. Non vuoi fare quelle cose, non vuoi pensare tutto questo, non è una situazione che ti piace, non piacerebbe a nessuno...

Ma ne hai bisogno. Ormai non sei più tu, ormai sei questo. Sei questo processo infinito, sei le tue cicatrici. E allora forse un po' lo meriti...