@Sator_Arepo
DESCRIZIONE - Memoria 1 - Un poeta siciliano, la prima stagione di 'Rick and Morty' e una professoressa di letteratura zitella
SHOUT LUNGO - Qui dico un sacco di cose, tutte vere e assurde anche se potrà sembrare il contrario. Se non hai voglia di leggere, allora lascia stare. Se vuoi leggere, ti assicuro che (probabilmente) ne varrà la pena. Non pretendo nulla in cambio da chi legge. A fine shout, potresti ridere, potresti sorridere, potresti rimanere deluso o potresti farti qualche domanda sulle tue scelte di vita. Quello dipende da te, non da me.
Jacopo da Lentini (ca 1210-1260), detto 'il Notaro', è il poeta più rappresentativo della Scuola siciliana e può essere considerato il fondatore della poesia di corte in volgare.
Quel giorno -era dicembre- la nostra profssa di letteratura assegna come compito per casa alcune domande di comprensione su un sonetto del Notaro. La poesia in questione è la seguente. Riporto testo originale e parafrasi.
AMOR È UN DESIO CHE VEN DA CORE
Amor è uno desio che ven da core
per abbondanza de gran plazimento;
e li ogli in prima generan l’amore
e lo core li dà nutricamento.
Ben è alcuna fiata om amatore
senza vedere so ’namoramento,
ma quell’amor che strenze con furore
da la vista de gli ogli ha nascimento:
ché gli ogli rapresentan a lo core
d’onni cosa che veden, bon' e ria,
com’è formata naturalemente;
e lo cor, che di zò è concepitore,
imagina, e qual plaze quel desia:
e questo amore regna fra la zente.
L'amore è un desiderio che viene dal cuore, per una sovrabbondanza di grande bellezza; e prima gli occhi generano l'amore, poi il cuore gli dà nutrimento. È vero che talvolta qualche innamorato ama senza aver visto l'oggetto del suo amore, ma quell'amore che gli stringe con furore le viscere nasce dalla visione della donna amata: perché gli occhi dimostrano al cuore le qualità buone o cattive di ogni cosa che vedono, così com'è in natura; e il cuore, che intende ciò, immagina e desidera quello che gli piace: è questo l'amore che regna tra la gente.
Oltre alle domande di comprensione del testo, la profssa aveva assegnato anche una domanda di carattere personale
'Cosa ne pensi della tesi affermata dall'autore? Esprimi la tua opinione personale sul tema.'
Io non avevo voglia di elaborare una risposta complessa e sincera su un sentimento che avevo sempre considerato inutile e dannoso. A quel punto, ho sentito rimbombare nella mia testa una miriade di domande senza risposta.
Perchè io dovevo provare a definire un concetto così difficile, quando teologi, filosofi e scienziati vissuti prima di me avevano miseramente fallito?
Per quale motivo un adolescente doveva parlare con tono esatto di un sentimento che non conosceva, che non aveva mai provato e che rifiutava con tutto se stesso?
Perché io, a 16 anni, dovevo già sapere cosa fosse l'amore? In fondo, la profssa era zitella, e se era rimasta sola a 60 anni ci sarà stato un motivo, quindi anche lei non aveva la più pallida idea di cosa fosse l'amore (sbagliatissimo, perché l'amore ha tantissime forme e se è zitella sono fatti suoi su cui io non posso discutere, ma questo l'ho capito più tardi)
A questo punto, mi ritorna alla mente un episodio della prima stagione della serie animata 'Rick and Morty'. Per chi non avesse mai visto il cartone, la sintesi della trama -presa da Wikipedia- è questa<br /> <br /> FEBBRE D'AMORE N°9 - Stagione 1, Episodio 5<br /> Il giovane Morty chiede al nonno Rick di prepargli una pozione che gli permetta di conquistare una ragazza (Jessica) al ballo della scuola. Il problema è che Jessica, che ha l'influenza, diffonde il virus in tutto il pianeta e tutte le persone diventano così attratte sessualmente da Morty, tranne i suoi familiari. Rick, per risolvere il problema, peggiora ulteriormente la situazione, fino a trasformare il mondo intero in un covo di Cronenberg. Rick e Morty sono così costretti ad andarsene, fuggendo in un universo parallelo in cui le loro controparti sono morte in seguito ad un esperimento di Rick. I due protagonisti seppelliscono perciò i propri cadaveri nel giardino e continuano la propria vita come se niente fosse mai successo, nonostante Morty sia rimasto fortemente scosso da ciò.<br /> <br /> In particolare, era rimasta impressa una citazione dello scienziato Rick Sanchez<br /> <br /> "Ascolta Morty, mi spiace deluderti, ma quello che chiamano amore è solo una reazione chimica che fa accoppiare gli animali. Colpisce duro, Morty, e poi lentamente si spegne e ti incastra in un matrimonio fallito. Lo ha fatto con me, lo farà con i tuoi, rompi il cerchio Morty, vai oltre, concentrati sulla scienza"<br /> <br /> Io ho scritto la mia risposta sulla base di questa citazione. Quando il giorno seguente la profssa ha letto la mia risposta, ha sorriso. Ma io non sorridevo. Allora mi ha guardato con aria sconvolta e ha detto: "Sì, in un certo senso è proprio così ma, forse, la cosa è un po' complessa di come dici tu...anche se, in un qualche modo, condivido quello che affermi in questa risposta". La profssa è rimasta confusa e alienata per il resto dell'ora. Non ho idea delle emozioni che ha percepito leggendo una frase che io avevo scritto senza pensare. Io pensavo che fosse tutto uno scherzo, evidentemente per lei non è stato così.<br /> <br /> A distanza di mesi ho ripensato all'accaduto. Se adesso potessi riscrivere la mia risposta, penso che sceglierei parole completamente diverse: perché non credo più a quello che ho scritto (sì, alla fine nche gli stronzi come me si innamorano), perché potrei involontariamente ferire qualcuno, perché la vita non è un grande scherzo che deve far ridere, perché gli esseri umani sono qualcosa in più di un apatico ammasso di cellule...