@eos

che infondo pirandello aveva ragione, usiamo un po’ tutti delle maschere. io per esempio non so chi sono. uso una maschera con i miei amici irl, uso una maschera con gli amici online, uso una maschera perfino qua.

ma io chi sono davvero?

sono la ragazzina che ha subito bullismo alle elementari e medie? o quella che si è fatta il culo al liceo per farsi degli amici?

sono quella che esce con i popolari? o quella che preferisce restare a casa e guardare una serie?

sono quella che ha il borderline o quella matta che fa cazzate?

sono quella che attira tutti o quella che viene attirata da tutti?

ma io chi sono?

togliendo tutte le persone che ho accanto?

tutte le situazioni, tutti i drammi.

io chi resto?

sola con me stessa io chi sono?

un giorno lo dissi allo psicoterapeuta.

“sono una scatola vuota priva di emozioni, quando ne serve una la prendo, per il resto sono solo vuota”

quindi forse sono questo.

il vuoto.

forse per questo mi circondo di persone, situazioni e drammi.

per sentire qualcosa.

forse sono davvero io ad aver bisogno degli altri e non viceversa.

sono io a dover sentire qualcosa.

altrimenti c’è solo noia e vuoto.

è brutto.

chissà se succede anche a voi o sono io la pazza qui.

mia mamma diceva sempre che siamo noi quelli normali e sono gli altri strani.

forse è davvero il contrario però.

perché sento di essere io quella sbagliata.

e non lo dico per vittimismo, per quanto la gente mi accusi di farlo.

ma perché letteralmente vedo gli altri sentire in modo diverso.

io sento in modo sbagliato.

sento poco, sento troppo, sento nulla e sento tutto.

allora cos’è vero?

è tutto vero?

o sono io a crearmi quelle emozioni per non cadere in balia del vuoto?

non so perché ci stia pensando, forse perché ora mi sento così.

vuota.