@DiesisLucisCaelum
Posso non inserire un titolo? :P
Innanzitutto, ciao lettori :D sono sicura che ce ne saranno... Anzi, lo siamo^^ (chi vuol capire capisca, chi non sa di cosa parlo chieda?)
Comunque. Ho scritto questo post spinta da una precisa motivazione: anche se hai già imparato una cosa, la vita riesce sempre a dimostrarti che non impari mai abbastanza su nulla.
Si tratta di un testo di media lunghezza. Se ti annoi facilmente, forse è meglio che lasci stare perché l'argomento richiede di prestare una certa attenzione.
In questi ultimi anni ho imparato tante cose, alcune a mie spese. Ho perso molto, ma ho imparato che ad una perdita corrisponde sempre un guadagno, è una sorta di equazione perpetua.
Infondo, l'errore potrebbe essere il nostro più grande maestro di vita.
In questo lungo arco temporale della durata di circa 4 anni, mi sono ritrovata faccia a faccia con una parte di me che faticavo a gestire: le emozioni. Ho vissuto esperienza che mi hanno messa a dura prova, permettendomi di comprendere meglio l'umanità dei sentimenti.
Tutto fini quando, alla fine, decisi che avrei dovuto nascondere tutto a tutti. Non sarebbe stato facile, ne ero consapevole, ma avrei fatto in modo che chi mi era attorno non si sarebbe più preoccupato.
Pochi giorni fa, il mio lato emotivo non ci ha impiegato un secondo per raffiorare e distruggermi in pochi secondi.
Stavo semplicemente ascoltando una delle mie canzoni preferite, ma già dall'inizio del brano sentivo che c'era qualcosa fuori posto.
Sembrava un mix di rabbia, ansia, panico e tristezza.
Il dolore psicologico era così intenso che si è tramutato in dolore fisico. Era una bomba composta da sentimenti repressi in fase di detonazione.
È stata una delle esplosioni emotive più dolorose di sempre. Volevo urlare per il dolore, ma così facendo mi sarei fatta notare...
La testa mi stava esplodendo, il dolore al petto era paragonabile a quello di un coltello che mi trapassava il cuore, si era riaperta una ferita... Una ferita indelebile, incastonata nel tempo. Ricordare a volte fa male.
Ho derealizzato per un attimo (è una fase di transizione in cui si perde cognizione dell'ambiente intorno a se stessi) e riuscivo a pensare solo ai seguenti quesiti: perché sono ancora viva? per quale ragione sto facendo tutto questo? Come sono arrivata a tanto?
La cosa che mi ha fatto più male è che ho le risposte a tali quesiti.
Ieri è successa una cosa molto simile, ma in una versione molto più positiva.
Stavo guardando una serie TV piena di azione e scene commuoventi. Alcuni personaggi sono morti, altri hanno dovuto fare sacrifici importanti. Le emozioni dei personaggi erano trasmesse alla perfezione. Alla fine mi sono commossa, volevo piangere ancora... Stavolta, però, si sarebbe trattato di lacrime di gioia.
Gioia completamente ingiustificata.
La vita mi ha insegnato di più su una cosa che già sapevo: ogni piccola cosa ha il suo valore. Oggi ho imparato che ogni genere di interazione può portare ad un intensa manifestazione di emozioni, siano esse positive o negative. Ed è una cosa bellissima. È segno di miglioramento, vuol dire che non sto più male come una volta...
Volevo solo condividere questa esperienza con chiunque arriverà alla fine di questo post, e mi piacerebbe sapere cosa ne pensano altre persone.
Direi che è tutto.