@Quiquern

24/02/2022 alle 05:21

E una carezza lascia il segno a cinque dita più degli schiaffi di chi prova a metterti in riga

E una carezza lascia il segno a cinque dita più degli schiaffi di chi prova a metterti in riga

Non so da dove partire, però forse è arrivato il momento di scrivere qui, ancora e purtroppo. Quello che passa per la testa non lo so neanche io, però mi mette un po' serenità ascoltare questa canzone in questo momento mentre cerco di buttare giù qualcosa. Tu mi hai insegnato il sogno, io voglio la realtà. Eppure fa così male che non credo di accettarla, non riesco neanche a metabolizzare il tutto. È praticamente 3 giorni che non gli parlo, dovrei farlo? Dovrei scrivere qui? Tanto poi mi sento in colpa perché darò un'idea differente di quello che in realtà è, o magari è proprio così e sono io a non volerlo accettare. Chi ti vuole bene, corre il rischio di metterti in pericolo? Di proposito? E soprattutto, dopo averlo fatto, dovrebbe scusarsi e magari rimediare o urlarti contro per farti sentire male, metterti pressioni come se già non ce ne fossero? No perché sentirmi dire che tanto sono una povera cogliona sola, ecco non aiuta e magari riesco a incanalarlo durante le giornate ma poi si fa sentire, tipo ora, che non so proprio cosa cazzo ci sto sveglia a fare a quest'ora. Sembra un po' come quando R S A ed io avevamo provato a riparare la maniglia della porta con lo scotch. Era di ferro, molto pesante e cadeva in continuazione, eppure l'avevamo messa così perché almeno pareva una maniglia normale, poi se non lo sapevi e provavi ad usarla ti cadeva sul piede ahhahahaha. Ecco esattamente così, continuo a cercare di sistemare le cose e faccio peggio. Io posso reggere, lo so che posso reggere, ma la domanda è: per quanto? Per quanto posso sopportare la situazione a casa? Per quanto posso sopportare la situazione a scuola? Per quanto posso sopportare la situazione in generale? Non lo so neanche io. So solo quanto è pesante, uscire di casa per andare a scuola, in cui non mi rivolge parola un cazzo di nessuno, dove passo la ricreazione solo con la musica ormai, per poi tornare a casa dove non fanno altro che urlarmi contro. Ci provo a parlare con gli altri, ma alla fine è a loro che non importa parlare con me, rimarrò sempre quella strana con interessi strani probabilmente. Eppure proprio non ce la faccio a parlare di vestiti, di offerte, di smalto di unghie e di feste o pettegolezzi su persone che manco conosco, Dio santo, ci sono così tante cose di cui parlare e tu fai di questo la tua intera personalità? Poi quando ti va comodo magari davanti ai prof azzardi pure dire che siamo amiche, ma dove cazzo, dove? Non ci sentiamo fuori da scuola, quando siamo a scuola non mi guardi neanche in faccia, non mi ascolti, e con me sparli solo di quelle altre che a tua volta chiami tue amiche. Poi quando manca la tua amichetta corri da me. "Hai fatto i compiti? Non li ho capiti e non li ho fatti, ma in realtà non ho neanche il libro di fisica quindi me li fai copiare?" Col cazzo porca puttana. Non fanno altro che prendermi per il culo e dovrei anche fare quello che non fanno loro. L'altra volta le ho chiesto se potessi fare una foto ad un esercizio che avremmo dovuto poi compilare in classe, era stato mandato e non potevo scaricarlo. E si trattava solo di una foto eh, ha sbuffato, si è lamentata per la mia richiesta e non me l'ha neanche fatta scattare. Ad.un.fottuto.esercizio.vuoto. dovrei aver voglia di parlare con persone del genere?

Non credo neanche di voler continuare a parlare riguardo quello che succede in famiglia, ormai è diventato un io contro tutti, c'è ben poco da dire o da lamentarsi.

E lo sai che delle volte non va come deve andare ma d'altronde è così che vanno le cose, e hai ragione ma così non va bene, e non posso farci nulla. Domani se mi sveglio passerò la ricreazione in classe, anche se non si può in teoria, ma tanto non ha senso continuare a cercare di instaurare qualunque tipo di rapporto con gli altri se non lo vogliono. Meglio mi prendo una strigliata dal prof.

È solo che mi sento impazzire, posso solamente aggrapparmi a quel paio di giorni che ho vissuto davvero bene, come non facevo da tempo, eppure sembra che per ogni ora passata in tranquillità ci sia un giorno passato di merda. Dando più spazio a qualche parolaccia in questi versi avremo l'illusione di esprimere meglio il disagio, ma neanche così tanto perché è ancora più frustrante. E non lo sai quanto mi stai aiutando, vorrei fare lo stesso per te. Voglio

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3 commenti

@IlgiovaneispettoreMorse

3 anni fa

A meno che non ti chiami Saitama

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@IlgiovaneispettoreMorse

3 anni fa

A meno che non ti chiami Saitama

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