@James_Sveck

22/03/2022 alle 15:00

Odio le persone? No. Però la loro presenza ami dà molto fastidio. Le gente mi sembra pesante da sopportare, parla continuazione, fa chiasso, programma cose ed è sempre iperattiva. Parlo in particolare

Odio le persone? No. Però la loro presenza ami dà molto fastidio. Le gente mi sembra pesante da sopportare, parla  continuazione, fa chiasso, programma cose ed è sempre iperattiva. Parlo in particolare

dei miei coetanei e compagni di corso, che in pratica sono una parte importante della gente che sono costretto a vedere ogni giorno. Gli unici che sopporto un po’ sono i miei familiari, ma loro li vedo per 2/3 giorni ogni due settimane, quindi sarà anche questo a renderli meno pesanti.

Odio proprio la loro necessità di riempire il silenzio con le loro chiacchiere, spesso idiote e inconsistenti, parlano giusto per muovere la bocca capito? Non perché devono comunicare qualcosa, ma giusto per connettersi tra loro, per convincersi di essere amici solo perché parlano insieme. Per me è inevitabile ascoltarli, sono obbligato, dovrei mettermi delle cuffie per non sentirli ma sarebbe ridicolo in quel contesto. In genere valuto una mia giornata in base a quanto tempo sono costretto a stare con la gente. Meno ci devo stare insieme, più tempo ho per me stesso e per stare da solo, migliore è quella giornata. La mattina non è molto entusiasmante, perché so che a breve dovrò vedere tutta quella gente. Passano le ore e verso le 13 finisco. Ma ancora a pranzo c’è la possibilità di vedere altra gente, e per questo mangio sempre in fretta e senza gustarmi niente. Al pomeriggio va meglio, se non ho altre lezioni. Posso fare quello che preferisco, come andare in biblioteca, leggere, ascoltare musica, guardare cose su YouTube. In genere non sto in casa al pomeriggio, ma ora che siamo in primavera magari sì. La sera di nuovo mangio in fretta e poi torno in camera.

Anche dover incrociare o passare in luoghi dove c’è tanta gente mi infastidisce (es. atrio università, fila ai bagni ecc.). Però pensandoci bene questo accade di solito se le persone attorno sono studenti come me, o comunque hanno età simili alla mia. In altri contesti, dove magari sono io a decidere di andarci e ad esempio ci sono in gran parte adulti (che si fanno più i fatti loro e non mi considerano) non mi viene lo stesso nervoso. Sottolineo che, comunque, non è ansia né paura né odio quello che provo. Non ho terrore dei luoghi affollati, o della gente, di cosa potrebbe farmi o pensare di me. In un ambiente o via affollata in cui ognuno va per la sua strada sto anche bene. È infastidente la presenza stretta delle stesse persone in un luogo circoscritto, persone che si conoscono e si parlano, ridono, chiacchierano. Anche solo la loro presenza e i bisbiglìi che non sono capaci di non fare per 2 minuti. Le dinamiche che hanno, “andiamo qua, andiamo là”, i movimenti, i tocchi. Mi innervosisce troppo trovarmi in queste situazioni, i cali e le esplosioni dei toni di voce che hanno. Posso solo stringere i denti, aspettare che l’orologio vada avanti in fretta, alzare gli occhi al cielo e sbuffare. Questo accade in genere in quei luoghi dove la gente è in modalità “sociale”, sembrano tutti amiconi e felici come non mai. Non mi irrita così tanto stare in luoghi dove sono sicuro di non poter incontrare gente che mi conosce. Mi fa sentire più rilassato, sciolto e me stesso.

So che queste reazioni verso gli altri, e i comportamenti che metto in atto non sono normali, sani, e indicano la presenza di qualche disturbo. È chiaro che ho dei problemi, che li devo risolvere, ma è come se non ne avessi voglia al momento. Sto in un certo senso bene a stare male. Questo è anche dovuto alla tendenza che ho ad auto-boicottarmi, e al fatto di essere da anni abituato a vivere in situazioni disastrate e malsane.

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35 commenti

@Day6

3 anni fa

O dio quanto scrivi

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@Orengan

3 anni fa

A che anno sei?

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@polynesia

3 anni fa

Mi dispiace, perché io sono un po' così. cioè in realtà non mi dispiace, ma quello che hai scritto me ne fa dispiacere... Io parlo, rido come na papera, ho delle esplosioni di voce impressionanti (ora molto meno, quasi nulli, alle medie però davvero eccessivi) E hai ragione, certe volte si deve colmare quello spazio di silenzio. Io lo faccio più

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@BenedettacomeBeatrice

3 anni fa

Che acido

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