@unaragazzachesognadivolare
Recensione di "Elvis" in descrizione
Sommerso dall'oro, dalla lucentezza della ricchezza e da uno stile ritenuto "barocco", "Elvis" di Baz Luhrmann è un film biografico su una delle icone musicali più famose di tutti i tempi: Elvis Presley.
-Un reverendo una volta mi ha detto: “quando le cose sono pericolose da dire… canta”-
La storia di Elvis viene narrata con lo sguardo del colonnello Tom Parker, suo storico manager, il quale si avvicina al giovane intuendo il suo talento e soprattutto tenendo conto di quanto la sua immagine avrebbe fatto fruttare.
Un flashback ci porta a quando Elvis aveva assistito ad un canto gospel in una chiesa. È così che la futura star della musica si avvicina a quei generi che tanto amava, lasciandosi trasportare dal ritmo che ha poi influenzato i suoi noti movimenti, amati da alcuni e criticati da altri.
Ampio spazio viene dedicato anche al razzismo imperante in America intorno agli anni '50 che coinvolse personalmente Elvis, accusato dalla comunità bianca di fare "musica da neri" e ritenuto troppo provocante per la moralità del tempo, e considerato talvolta come un "ladro" dalla comunità nera
L'Elvis Presley che ci viene presentato non è l'icona, la star idolatrata da tantissime generazioni, ma bensì un uomo con le sue paure e insicurezze. Degna di nota è l'interpretazione di Austin Butler che contribuisce a dipingere una figura così amata ma al tempo stesso tormentata, ingabbiata, e soffocata dal lusso che ben presto diventerà una prigione
Per tutta la durata del lungometraggio siamo coinvolti nel vedere l'avanzare di una carriera che ha toccato vertici altissimi fino ad arrivare al culmine della stessa
La prematura morte del cantante, rimasto intrappolato nella lussuosa Graceland segna la fine dei sogni della star nonché la conclusione del film.
L'aspetto tecnico è davvero curato. Il film stordisce, acceca per via del montaggio e delle inquadrature a tratti frenetiche ma azzeccate che lo rendono davvero originale. Di certo proverò a recuperare i film di Baz Luhrmann, dato che questo mi ha colpito molto in modo positivo. Vederlo al cinema, in sala, è stata un'occasione che non potevo non cogliere dato che un film come questo merita di essere visto proprio al cinema.
Lo consiglio assolutamente sia a chi è fan di Elvis Presley che a chi non lo è