@Raining
Nessuno: Il mio prof di filosofia, ateo, che guarda le stelle con un cattolico: "Guarda che spettacolo! Nessuna traccia di Dio!". Descrizione
Da credente, nulla contro gli atei. Che poi così fedele alla Chiesa cattolica non posso dire di esserlo, visto che sarà un anno che non vado a messa e su alcuni punti mi trovo irrimediabilmente in disaccordo con il Vaticano (non serve capire di che sto parlando, anche se è facilmente immaginabile). Però, oggettivamente, così come non ho nulla contro i musulmani, gli induisti, i buddhisti, gli ebrei, gli shintoisti e i credenti di tutte le altre religioni, non ho nulla nemmeno contro gli atei.
Ma la mia domanda è: non credi in Dio, non credi esista nessun Dio, non ti rispecchi in nessuna religione. E allora perché prendi in giro chi la pensa diversamente da te? Perché cerchi di convincere quante più persone a pensarla come te? Perché fai del tuo non credere in nessun Dio una questione di Stato? Come il mio professore, ce ne sono parecchi e ne conosco parecchi. Cazzo, io in classe non mi sento a mio agio se iniziamo a parlare di cristianesimo, ti rispondo a una domanda e tu ribatti: "Michele! Sapevo che su questi argomenti eri preparatissimo!". È parzialmente ironia, ormai ho imparato ad apprezzarlo e a sopportarlo e su alcuni punti delle sue teorie magari mi ritrovo anche, ma c'è così tanto bisogno di sbandierare che "Dio non esiste", che "il cristianesimo ha tradito la filosofia", che "credi, quindi dovresti sapere queste cose a menadito" *sorrisino bastardo*?
Atei, mi appello a voi. Non so se Dio esiste o non esiste, forse nemmeno voglio saperlo, ma nel dubbio continuo a fidarmi di quanto ho creduto per anni e continuo a crederci. Continuo a credere che, magari, un giorno, me ne andrò su in Paradiso. Ecco. Non rendetemi la vita un Inferno. Grazie.