@unipocondriacafelice67
La Mandragola
Eccoci a un altro episodio di questa (bellissima;) rubrica. Oggi parleremo della "Mandragola", la più famosa commedia del '500, scritta fra il 1514 e il 1515 da Niccolò Machiavelli. Fu rappresentata per la prima volta in uno spettacolo teatrale, durante le nozze di Lorenzo de' Medici (non il Magnifico) con Margherita de La Tour d'Auvergne. È divisa in 5 atti ed è ambientata nella Firenze del 1504.
Un giovane di nome Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie di messer Nicia, dottore in legge, ossessionato dal non riuscire ad avere figli. Ligurio, il migliore amico di Callimaco, progetta un imbroglio per far felice l'amico: consiglia a Nicia di consultare un famoso dottore di Parigi, suo amico. Nicia accetta, e pochi giorni dopo si presenterà alla sua porta insieme a Ligurio, il famoso medico, che in realtà è Callimaco sotto mentite spoglie. Dopo la visita dice che per avere figli, Lucrezia deve bere una pozione di Mandragola. Ma attenzione! Il primo che avrà rapporti con lei morirà! Ligurio trova presto una soluzione: a morire sarà un semplice garzone preso a caso. Nicia un po' perplesso accetta, ed anche Lucrezia. Il giorno prestabilito il garzone, o meglio, Callimaco travestito da garzone, va a casa di Nicia, e quando è solo con Lucrezia le rivela la sua identità e tutto l'inganno. I due passano una piacevolissima notte, e la ragazza accetta di diventare l'amante di Callimaco. Riprese le sembianze di medico, alcuni giorni dopo, torna a casa di Nicia, che contento della futura paternità invita il nostro finto medico ad abitare da loro, inconscio della relazione clandestina. Così finalmente, dopo tutta la tresca, Callimaco potrà stare con Lucrezia.
Morale della favola: "Chi trova un amico trova un tesoro (e pure l'amante)"<br /> #letteratura #laMandragola<br />