@AmmazzaMatite

Disegnare era sempre stata un'attività longeva, liberatoria e molto rilassante, esprimevo le mie emozioni su carta e questo mi ha aiutato nei momenti di sconforto.

Quando andavo a scuola ero molto produttiva, ad ogni intervallo disegnavo qualsiasi cosa, occhi realistici, omini a caso e i miei compagni di classe, ero decisamente più libera e vedevo quel futuro che speravo di avere.

Povera me di 14 anni, non sai che in realtà tu dovevi crepare in quel quasi incidente.

Tutto andò a rotoli e persino la mia passione si frantumò dopo che cominciai a lavorare come artista. Non avevo più lo stesso approccio di prima, ero oppressa da una famiglia a cui non interessa il morale degli altri, se hanno problemi psicologici e altro, mia sorella che tanto si lamenta è esattamente come loro. Questa è una famiglia capace di farti disprezzare la cosa che ami di più al mondo.

Non so se voglio continuare, non so se voglio farlo davvero, non posso neanche prendere una pausa di riflessione che mia sorella mi da della svogliata, si perché per lei che una persona abbia problemi, no, non esiste.

Mi mette troppa pressione addosso e vuole che io vada a lavorare alla Rainbow quando ho esplicitamente detto no. Mi sembra di dover lavorare per lei e nemmeno più per me stessa, sta facendo tutto lei e io non posso e non devo nemmeno metter becco sulla mia vita.

Non c'è da stupirsi se adesso non voglio far sto lavoro, preferisco lavorare in un negozio piuttosto.