@eliminato
Parliamo di autostima e di come la cosa influisca sul nostro rapporto con gli altri
N.b. non venite ad attaccarmi stile ectoparassita necrofago perché questa è solo una Mia riflessione.
Detto questo, comincio.
Allora, non parlo di autostima come tipo chi dice ironicamente di essere un fregno ecc.
Avere autostima/be confident è più di uno sguardo allo specchio vedendosi belli e perfetti.
Parlo anche del mio concetto di perfezione.
Nella perfezione che vedo io c'è solo umanità.
Comunque, dicevo, è più di questo.
Si tratta di una sensazione strana, di controllo e ordine.
Non necessariamente dovete esserlo veramente (ordinati intendo).
Significa apprezzare quello che fate e che siete.
E cosa determina ciò che siete? I vostri pensieri? Le vostre azioni e le loro conseguenze?
Autostima vuol dire anche avere rispetto per sé stessi.
Chi ha autostima non deve necessariamente avere sempre sicurezza.
Siamo umani, e le insicurezze si insinuano facilmente nella nostra mente.
Quindi, se per un po' hai dubbi su come sei ecc, riflettici, non fare finta di niente. Anche se dovessi farlo altre tremila volte, ci rifletti.
Non esistono tipi di persone.
Quando avete autostima e frequentate amici ecc, molti apprezzano questa cosa, (sempre che non ricordiate continuamente a tutti quanto siete fescion belli ecc senza ironia, questa è pura insicurezza malcelata).
Vi guardano e magari vi ammirano, genuinamente.
Poi c'è chi la prende come una sfida, per vedere quanto resistete e vi tartassa di insulti ecc.
Sono i più stoopidi, ma anche i meno viscidi.
C'è chi, invece, come un vero ectoparassita sa fare, si rannicchia nei vostri pensieri e dice le cose giuste al momento giusto per farvi abbassare la guardia e va a dire parole-non parole.
Vi spiego, le parole-nonparole sono concetti ambigui fatti apposta e da cui si possono trovare vari significati.
Sono mirati alla vostra considerazione per voi stessi.
I più subdoli.