@James_Sveck

Stare in gruppo è una caratteristica fondamentale della specie umana, non si scappa da ciò. Se una persona però riesce a stare tranquilla solo in solitudine due domande deve porsele. Non c’è nulla di sbagliato, voglio precisarlo, si può vivere benissimo una vita con pochi contatti umani. Però se quella persona ha un minimo di curiosità verso di sé, le domande per forza se le fa.

Va ancora peggio per chi desidera ardentemente il contatto umano, ma per x motivi non ci riesce. Credo si provi un sentimento straziante e dolorosissimo. A volte mi viene il desiderio di toccare qualcuno, spesso lo faccio nei sogni. Solitamente è un bambino, ma per la sfortuna di voi malpensanti non centra nulla la pedofilia. È solo per sentire qualcosa di vivo e di caldo al di fuori di me.

Talvolta, per quanto possa sembrare assurdo, alcune persone non “sentono” gli altri. Non sono sufficienti la vista o l’udito per prendere coscienza dell’esistenza/presenza degli altri. Quindi forse il mio desiderio di toccare deriva proprio da questo. Un tentativo fisico di connettermi a qualcuno. Ciò che si sente tramite le mani esiste di più, in teoria. Quindi toccare fa sentire di più, credo. Ovviamente devo tenere questo per me, non posso andare in giro a toccare la gente per sentirmi più a contatto con loro.

Boh, questo ragionamento ha senso e al tempo stesso è inutile. Devo pur passare il tempo in qualche modo, fuori non mi va di andare, per quanto mia madre faccia le recite e dica continuamente “guarda fuori che bella giornata”. Le ho detto che andavo in camera a pregare. Mi ha detto che avrei potuto pregare alle 8, dopo cena. Le ho detto che ero diventato musulmano e che quindi dovevo pregare al tramonto. Il fatto è che effettivamente il tramonto avviene verso le 8, non ora. Però questa cosa de pregare mi diverte, è una scusa simpatica. Non ho mai pregato in vita mia, credo.

Dovrei iniziare forse?