@incommensurabile

13/12/2021 alle 02:03

Ma che cazzo ne volete sapere della vita degli altri?

Ma che cazzo ne volete sapere della vita degli altri?

Avevo scelto questa immagine perché avevo in mente di fare un bel discorso, un po' poetico e diverso, magari citando anche le due note positive in mezzo a tanta merda.

E invece no, tutt'altro. Sarà un noioso e lungo sfogo contro la gente, uguale a mille altri e fine a sé stesso. Eppure so bene che il problema sono io.

So molto bene che se mi ritrovo così la colpa è mia. Oggi è stata una giornta di quelle simpatiche da raccontare, ma che dentro è davvero uno schifo. Sono stato ore con una persona, e ho fatto quella che è ormai una routine annuale, in modo molto tranquillo e sereno. Una volta arrivato a casa non mi sono nemmeno curato delle solite scenate e dei due ceffoni che preso, perché avevo già bene in testa le cose da scrivere su quel pezzo di carta azzurra che ho comprato venerdì in cartoleria.

Una bella dedica, da allegare al manufatto, pensata bene, con dei ringrazianenti inediti, con un sacco di cose che probabilmente erano interessanti sono nella mia testa. Ho scritto tutto con inchisotro e stilografica ed ero contento, mi basta poi poco alla fine.

Sopravvaluto qualcuno. Sì, ogni tanto lo faccio. Nessuno capisce mai un cazzo, e parlano a vanvera. I problemi di tutti sono sempre enormi e al centro di tutto. Se li senti parlare dicono che nessuno li può capire, che parlare è facile, che gli altri al loro posto sarebbero già suicidi. Ma non sanno nemmeno cosa stanno dicendo, sono solo copie di mille riassunti tutti uguali.

C'è solo una persona con cui mi trovo bene a parlare anche in queste condizioni. Non mi conosce più di altri, ma le basta leggere il modo in cui scrivo due parole per capire che bisogna parlare un attimo terra terra. Che i giochini bisogna saperli fare, che le persone vanno sapute prendere. Ma so bene che sta peggio di me, lo vedo da tempo, ci sto parlando anche adesso ed è come tamponarsi le ferite a vicenda.

Poi. In questi momenti esce il lato peggiore di me. Quando lo fanno apposta. Ma che cazzo fai?

Cioè ma non si vede? Lo sai che non lo dico, lo sapete che i cazzi miei rimangono lì. Ma anche se faccio finta di nulla so che è inevitabile notare che sto di merda. Bah, non riesco neanche a rendere l'idea per iscritto. Non mi succede quasi mai.

E questa cosa mi fa venire in mente l'ultimo punto. A nessuno gliene frega un cazzo degli altri. Ma zero, che senso ha fingere il contrario?

Come si fa ad avere la faccia tosta, dopo che ti specifico che amo parlare schiettamente, di continuare a spacciarsi per interessati a due racconti giornalieri? Sì, grazie al cazzo che può essere divertente ascoltare una storiella ogni tanto, ma da lì a dire che tu sia interessato a sapere come sto sembra davvero che tu mi stia prendendo per il culo. Anche se riconosco di averci creduto, so che non c'è un cazzo di quello che pensi in tutte le cose che dici. E non per motivi aulici o stronzate varie, ma semplicemente perché è facile che nemmeno pensi niente.

Poi ti parlano come tu parli a loro. TUTTI. Ma perché? Ce la fai? Cioè tu parli alle persone imitandole con quale fine? Prendete per il culo o pensate di mettermi a mio agio? Io a mio agio non sono mai. Sto bene in tutti i contesti, non sono timido, risolvo un problema di gruppo se serve, ho la fortuna di poter fare la parte che più torna utile. Ma non sono a mio agio. O meglio, lo sono solo quando nessuno mi rompe i coglioni e sono dove so io nei momenti in cui lo decido io.

Cioè mentre scrivevo quella cazzo di dedica ero convinto. Lo ammetto ahahaha, pensavo che fosse diverso. Pensavo che potesse davvero essere un aiuto, una conoscenza con quella del dipinto. Parlare capendo, non essere invadenti, darsi una mano. E, soprattutto, farlo in modo parallelo alla propria vita ordinaria.

Ma sono bastate due cose dette riconfermate a farmi cascare i coglioni. Quella busta probabilmente la userò per pulirmi il culo, e il resto lo riciclo, tanto in casa non si può consumare. Bah. Pensavo di non volermi fidare, nonostante potessi. Ma stasera mi è servita anche a capire che in realtà non ci si può fidare di un cazzo di nessuno. Sono tutte scomesse, l'unica è sperare di avere la Dea Bendata dalla propria parte. Beato è invece chi si fida di me. Non perché sono un santo, ma so di essere leale. Uno dei miei pochi pregi, ma stai tranquillo che non ti tradirò mai. Ma mai vuol dire MAI, senza eccezioni di alcun tipo.

E non gliene faccio una colpa, come non la faccio a nessuno degli altri con cui sto parlando nella mia testa. So che sono io storto, ho una testa incapace di essere compresa (nei meccanismi, ovviamente) e continuo a elargire aiuti sperando di trarne un minimo piacere personale, che poi manco arriva mai. Quindi si possono considerare a tutti gli effetti azioni incondizionate. Che merda, ma almeno mi sono d'aiuto. Mi fanno capire che l'aiuto a me stesso lo posso dare solo io. Sfogo veloce e poi mi metto sotto, basta con sti piagnistei del cazzo e passivi di tutti i giorni. Imparate a dirlo che volete sfogarvi. Lo sfogo ci sta. Ti ascolto, se vuoi ti do il mio parere e poi si cambia argomento. Dimmelo, parliamone, ma non essere così passivo.

Volevo fare un pensiero carino basata praticamente sulla prima metà di "Giudizi universali" di Bersani, ma penso che sia fuoriluogo ormai. Sappi solo che non era campato per aria, ci ho pensato ore ai vari collegamenti. Ma probabilmente non te ne sarebbe fregato un cazzo nemmeno di quello.

Buonanotte.

+5 punti
2 commenti

@eliminato

3 anni fa

Ciao E

+1 punto

@Poeta

3 anni fa

Mi piace come scrivi :)

+1 punto