@Narciso_

24/08/2022 alle 22:30

Breve riflessione critica circa una persona molto importante nella mia vita, ovvero me stesso >

Breve riflessione critica circa una persona molto importante nella mia vita, ovvero me stesso >

Lo so e lo capisco quello che pensate di me. In effetti è perfettamente logico e coerente con ciò che osservate. La mia situazione è molto particolare e di difficile comprensione anche per chi tratta queste cose di mestiere. Figuriamoci chi può dare un giudizio avendo a disposizione solo pochi elementi. Ma sicuramente può farlo, inquadrare la faccenda, ma i numerosissimi dettagli è normale che sfuggano. Neanche sono percepibili online, quindi non è neanche una inabilità vostra.

Punto primo: ho dei disturbi mentali non leggeri.

Punto secondo: non li ho curati per moltissimi anni, dato che non influiscono direttamente sul mio benessere percepito.

Punto terzo: influenzano soprattutto chi ha la sfortuna di starmi attorno, fisicamente o non. Spesso si è trattato di utenti di questo sito, con modalità che fareste fatica ad immaginare e che non erano visibili, quindi non spiego nemmeno.

Conclusione: assolutamente nessuna. Non cambierò probabilmente mai finché sarò qui, semplicemente mi manca totalmente la capacità di rendermi conto delle azioni che faccio ma soprattutto delle reazioni che scatenano. Già la mia presenza qui stona con la mia personalità, dato che sono molto asociale e misantropo. Quindi è chiaro che non sono qui tanto per le persone in sé, perché mi fa piacere relazionarmi, ma per ricavare qualcosa dagli altri. Che cosa? Un antidoto anti-noia. Sì, perché io soffro anche molto la noia (in maniera patologica, non è la noia che viene in sala d’attesa del medico). Lo aggiungo io, ma ciò deriva anche dal fatto di essere molto intelligente. Comunque, tornando alla noia, essa mi crea molti problemi nella vita quotidiana. Il fatto che poco o niente riesca a stimolarmi a sufficienza mi porta a creare situazioni o fare determinate azioni per cercare di “sentire” qualcosa, detto in parole povere. Non è l’assenza di emozioni positive tipica di una persona depressa, è assenza di quasi tutto, positivo ma anche negativo. È vuoto, grigiore, limbo. Rarissimamente sono felice e rarissimamente sono triste. Al posto di felice e triste poi potete metterci qualsiasi aggettivo e il suo contrario, e così capirete un po’ di più la situazione. Comunque dicevo che questa noia e insensibilità (patologica) mi hanno portato a dover cercare cose esagerate, che per molti sarebbero iper stimolanti. Non può esserci fine a questa modalità, è per forza di cose destinata a ripetersi. Quindi ci saranno sempre “vittime” attorno a me, è inevitabile che sia così, altrimenti la vittima diventerei io, e con la forza che ho finirei per autodistruggermi. Già lo faccio a volte per frenare certi impulsi, figuriamoci provare a toglierli del tutto. Non c’è un nome a questo stato, è semplicemente una ripetizione di comportamenti che cerca di coprire un vuoto che sta al centro della mia personalità. Ero esattamente così anche 10 anni fa, non lo sono diventato da un giorno all’altro né sto “trollando” e facendo finta. Anche se comprendo che sia più semplice come spiegazione per qualcuno che vede le cose da fuori. Non ha senso cercare razionalità dove non c’è, è così e basta. Sono diverso dagli altri. E non lo dico solo io.

+6 punti
12 commenti
OP

@Narciso_

2 anni fa

Il fatto di essere spesso sfacciato, arrogante, strafottente e maleducato deriva dalla quasi incapacità di vedere gli altri come persone, con sentimenti ecc. È una mia mancanza è povertà costituzionale ovviamente, ma in pratica sono cieco al lato emotivo degli altri, dato che percepisco pochissimo il mio in primis. ?‍♂️

+1 punto

@JohnnyGlamour

2 anni fa

Mia dispiace tanto... Oramai è tutto un giudicare e criticare gli altri

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