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Architettura fascista che ospita i resti dei soldati italiani (e non) caduti durante la prima guerra mondiale
Il sacrario militare di Redipuglia è un cimitero militare monumentale situato in Friuli-Venezia Giulia, a Redipuglia, in provincia di Gorizia, costruito in epoca fascista, che contiene le spoglie di oltre 100.000 soldati italiani caduti durante la prima guerra mondiale, fulcro di un parco commemorativo di oltre 100 ettari che comprende una parte del Carso goriziano-monfalconese con le enormi dimensioni dell'area coinvolta che lo rendono il più grande sacrario militare d'Italia e uno dei più grandi al mondo
Sacrario del Grappa: Una volta conclusa la Grande Guerra sul massiccio del Grappa rimanevano molti cimiteri militari dislocati in diversi punti della montagna. Così si pensò di costruire un unico cimitero monumentale sotto la vetta del monte, ma, terminati i lavori, a seguito di problemi di umidità delle gallerie appena realizzate, si decise di costruire l'attuale sacrario militare. Il sacrario contiene i resti di 22.950 soldati.
Sacrario militare del Leiten: Nel 1932, durante il periodo fascista, nacque l'idea di raccogliere in un unico, imponente, monumento-ossario, tutte le salme italiane presenti nei numerosi cimiteri di guerra sparsi sull'altopiano di Asiago. È costituito da un unico piano, a pianta quadrata con lato di 80 metri, in cui è ricavata la cripta con i loculi dei caduti disposti lungo le pareti delle gallerie perimetrali ed assiali, mentre al centro vi è la cappella votiva di forma ottagonale.
Nei pressi dell'ingresso alla cripta è stato allestito un museo diviso in due settori. Al di sopra della cripta si apre un ampio terrazzo, cui si accede da una scalinata larga 35 metri, sulla parte superiore sorge un arco trionfale quadrifronte alto 47 metri, al centro del quale è stata posta una simbolica ara votiva. Ai quattro lati del terrazzo, nel parapetto della balconata, sono incisi ed indicati da frecce i nomi delle località della zona più importanti durante la Grande guerra.