@eliminato
Il cane della prateria~Animal/Sh0uts
Questi carismatici roditori, delle stesse dimensioni dei conigli, vivono nelle praterie e radure del Nord America, in numero ormai inferiore rispetto al passato. I cani della prateria vivono sottoterra, in vasti labirinti di tane e gallerie, i cui ingressi sono segnalati in superficie da piccoli cumuli di terra. Le tane sono divise in zone differenziate a seconda del loro impiego: ci sono il nido, i dormitori e addirittura i bagni. Dispongono inoltre di posti di guardia vicino alle uscite, dai quali è possibile sorvegliare i movimenti dei predatori in superficie.
I cani della prateria impiegano molto del loro tempo nella realizzazione e riorganizzazione continua di questi sistemi cunicolari. Sono vari gli animali che traggono profitto dal loro lavoro. Nelle stesse tane possono convivere serpenti, civette delle tane e anche il raro furetto dai piedi neri, che si addentra nelle gallerie sotterranee per predare i cani della prateria.
<br /> In ogni tana vive un gruppo familiare: un maschio, qualche femmina e i loro piccoli, che condividono il cibo comune, tengono a distanza altri cani della prateria e si prendono cura l’uno dell’altro. I membri della stessa famiglia si salutano tra loro scambiandosi leccatine e strofinate di muso. I cuccioli sono molto <br /> vivaci e spesso li si vede giocare vicino alle loro tane. <br /> I cani della prateria dalla coda nera, la più comune delle 5 specie di cani della prateria esistenti, vivono in comunità più grandi chiamate città, che possono contare varie centinaia di abitanti. Generalmente occupano superfici di circa un chilometro quadrato, ma ci sono eccezioni importanti. La più grande città di cani della prateria di cui si abbia notizia si estendeva per ben 65,000 chilometri quadrati sul territorio texano e ospitava qualcosa come quattrocentomilioni di individui. <br /> Un’altra varietà, il cane della prateria dalla coda bianca, vive sulle montagne occidentali. Questi roditori non si aggregano a formare grandi città, ma vivono piuttosto in tane distanziate l’una dall’altra. Tutte le specie sospendono le attività in inverno e sopravvivono bruciando le riserve di grasso che hanno accumulato nel corso della bella stagione. <br /> I cani della prateria dalla coda bianca possono ibernarsi anche per 6 mesi durante i rigidi inverni di montagna, mentre capita che i loro”cugini” dalla coda nera emergano in superficie anche di inverno, nelle ore più calde, in cerca di cibo. Questi grandi scoiattoli escono all’aperto durante il giorno per mangiare e fare scorte di erbe, semi e radici. Comunicano tra loro con versi sonori. Un verso d’allarme, ad esempio, sarà udito dagli abitanti di un’intera città sotterranea, che si ritireranno nelle proprie tane all’avvicinarsi di un tasso, un coyote o un qualunque altro predatore. Un secondo segnale di “via libera” avverte la comunità che il pericolo è passato. <br /> Le Grandi Pianure sono state in buona parte convertite in terre d’allevamento e i cani della prateria non sono sempre ospiti graditi in questi pascoli. La loro incessante attività di scavo danneggia i terreni e spesso questi roditori sono perseguitati come la peste. Nel Ventesimo secolo il 98 per cento circa di tutti i cani della prateria è stato sterminato e il loro habitat si è ridotto al 5 per cento dell’estensione originaria.
Animale scelto da: Alva609<br /> Scusate ma d' ora in poi pubbicherò un solo sh0ut sugli animali al giorno...<br /> A domani sera con il koala!