@Quiquern

26/12/2021 alle 00:41

Sapere più del necessario fa il sangue amaro

Sapere più del necessario fa il sangue amaro

E infatti questa situazione ho paura stia diventando un vero e proprio tormento. Ma non tanto per la situazione in sé o per il fatto di doverlo sopportare, in quello riesco, ma per il fatto che sapere più di quanto dovrei, mi dà un vantaggio sì ma dall'altra parte mi mette difficoltà. In molti me lo fanno passare come un pregio ma questo per me sta diventando una vera e propria condanna. Alla fine in un modo o nell'altro scopro sempre cose che non dovrei sapere, anche involontariamente dico, in questo caso per esempio. Semplicemente mi pongo dubbi irrisolvibili e mi sto circondando di un deserto di inquietudini, poteva andare peggio dai :D .

Quindi, tornando a prima, laddove la difficoltà è minima vado a crearmela. Non è tanto il buttarla giù ma il digerirla. E non so per quanto riuscirò, e poi te ne sei accorto che tutto questo rischio calcolato toglie il sapore pure al cioccolato? Io sì. Mi viene il voltastomaco. Nel mentre il tutto rischia di diventare sempre meno spontaneo. Ogni dubbio sembra frutto di un piano perché se ogni cosa viene programmata prima è solo un casino, è casino in più evitabile, perché spreco tempo a pensare a come sarebbe se o se sarebbe meglio se dica o se faccia questo invece di quello e poi magari non faccio niente, o peggio peggioro le situazioni, quindi no, non va bene mi sto agitando, prendo fiato e mi do una calmata.

Sono momenti delicati e posso affidarmi solo su me, devo chiarire i pensieri per prima cosa, motivo per cui spunto di notte, tanto nessuno legge e ho la possibilità di vederci più chiaro stando al buio, la notte dà risposte solo se sai chiedere e bisogna saperlo fare quando serve. Bene.

E in più la consapevolezza di star deludendo aspettative ancor prima di fare qualsiasi cosa mi fa un effetto a dir poco più strano, ma necessario. Basterebbe curare le sofferenze e ignorare le conseguenze, ma ho solo confusione per la testa, non so se ne sono ancora in grado.

E il fatto che almeno uno di questi problemi lo avrei potuto evitare da un anno e mezzo fa non mi aiuta. Pareva così splendido e vero, tanto da potervi ingannare e infatti l'ha fatto alla grandissima. Ero a conoscenza della situazione e sapevo come sarebbe finita, forse avrei dovuto farmi avanti, e dirgli quello che sentivo, ora di sicuro non starebbe soffrendo così, sarei stata male solo io e per poco tempo, a vedere questo ora mi sento crucciare dentro, glielo avrei potuto evitare e avrei potuto evitarmelo, e ne ero a conoscenza. Ma a questo posso sempre rimediare finché sono in tempo. Dio mio il tempo. Mi rimbomba nel cervello.

Questo silenzio non vuole proprio tacere, anzi ora ho in testa una canzone che fa babasciubidubidubabba.

Quindi, no, nessun rimpianto, volto la carta e si continua. E qui rientra in gioco uno dei miei "vantaggi".

Che questo non è neanche uno stare male, sta male lui, che ha gli occhi viola e usa la forza che ha per comportarsi normalmente, come se non fosse successo nulla; sta male lei, ogni notte da tanto ormai, e quante notti ci ho vegliato per lei, spero sia stato utile; sta male lui, con i segni sul collo e sta male anche l'altro lui, che cerca di non darlo a vedere ma alla fine per non vedersi si vede.

Solo caos. Cerco l'armonia, chissà. Perlomeno la musica aiuta, cura, con le botte, puoi dir di sì e puoi dir di no ma questa è la vita, almeno cura.

Pesa questa, se ascolti superficialmente non mi avrai capito e sembreranno solamente i rimpianti di chi ha fallito

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