@Il_ragazzo_cinefilo
★ Recensione n. 3 ★
BASTARDI SENZA GLORIA<br /> Bastardi senza gloria (Inglorious Basterds) di Quentin Tarantino con Christoph Waltz, Brad Pitt, Eli Roth e Mélanie Laurent; USA, 2009; colore; 153’ (2 h 33 min); guerra.<br /> Francia, Seconda Guerra Mondiale: un gruppo di soldati americani di origine ebraica viene paracadutato sul suolo francese per una missione speciale. L'intenzione del gruppo è anche quella di uccidere il maggior numero possibile di tedeschi. Per riuscire nell'impresa, i soldati si avvaloreranno anche di una serie di armi non convenzionali.<br /> <br /> Francia, 1941. Un generale nazista, Hans Landa, stermina un’intera famiglia di ebrei, tuttavia non riesce ad uccidere uno dei componenti, la giovane Shosanna, che vuole vendicare la morte di genitori e fratelli. L’occasione le si presenta quando, anni dopo, un gruppo di nazisti parigini sceglie il cinema da lei gestito per la premiere di un film di propaganda a cui saranno presenti i più importanti membri del partito nazionalsocialista: Goebbels, Göring e il Führer in persona. Shosanna, con il suo fidanzato, escogita un piano terribile quanto geniale: dare fuoco al cinema durante la proiezione del film. L’operazione desta l’attenzione di un gruppo di soldati americani, i Bastardi, i quali si occupano di uccidere nazisti per puro divertimento.<br /> <br /> Con questo film si apre la cosiddetta “Trilogia del revisionismo storico”, omaggio di Tarantino alla celeberrima “Trilogia del tempo” di Sergio Leone. Bastardi senza gloria non è un film di guerra come tutti gli altri: all’interno della pellicola, infatti, sono presenti elementi che richiamano molto il cinema western, genere molto amato da Quentin. Basti pensare allo stallo alla messicana tra un sergente americano e uno tedesco all’interno della taverna francese, o anche alle due sequenze in cui Aldo Rein (Brad Pitt) incide con un coltello le svastiche sulle fronti dei nazisti. Un altro riferimento è lo scalpo dei soldati tedeschi, pratica molto diffusa tra gli indiani d’America. Come in ogni film di Tarantino, anche i dialoghi che non c’entrano nulla con la storia riescono a suscitare l’attenzione dello spettatore. <br /> Penso che questo sia uno di quei lungometraggi che vanno guardati non solo in italiano, ma anche in lingua originale: sono presenti, infatti, molte sequenze (anche abbastanza lunghe) in cui vengono parlate francese, tedesco e persino l’italiano (questo film ci ha offerto un’interpretazione eccezionale di Christoph Waltz, che parla molto fluentemente le tre lingue citate).<br /> <br /> Come sempre, se siete interessati alla visione (guardatelo, ne vale la pena) vi lascio il link del trailer qui sotto:<br /> <a href="https://youtu.be/bkFVk4zkxu0" target="_blank">https://youtu.be/bkFVk4zkxu0</a><br />