@magister_demens
Ma cronide zeus, che angoscia.
È stressante questa situazione.
Questa vocina di merda che mi dice di finirla qui anche con la psicologa, che se bisogna farsi un culo così grande solo per vederla settimana prossima tanto vale non sprecarsi nemmeno, c'è. È bassa, debole e stridula, ma c'è e io la sento e non voglio arrivare al punto di darle ragione.
Ma porca puttana, no.
Avevo una vita tranquillissima, una vera merda, dove non accadeva un cazzo e tra i tanti silenzi avevo tutto il tempo del mondo per mettermi a pensare, poi d'un tratto mi viene la [mal(?)]sana idea di mettermi in gioco in qualcosa, e allora prima vado dalla psicologa, poi scelgo di andare all'opera perché voglio andarci io, poi esco con un'amica, e poi pure i corsi di teatro.
E sarà pure successo tutto cronologicamente e in modo spezzato, ma è comunaue molto, per me, e ritrovarmi dal nulla a gestire quelli che dovrebbero essere i miei interessi che ancora non sono nemmeno riuscito a chiarire e isentificare è una grande difficoltà e responsabilità.
Sento che pesa tutto questo.
Ma adesso tutto quel che spero è che arrivi in fretta mercoledì, che possa di nuovo andare via da qui, prendere il bus e tornare in città, rincontrarmi con persone con cui non ho paura di parlare, quando voglio, da cui non mi sento giudicato per come mi vesto o mi comporto, con cui smetto di pensare che esistano altre persone e che possano guardarmi e giudicarmi disturbante, imbarazzante o indecente, con cui non mi sento brutto o inadeguato o fr*cio o pesante.
E invece no, cioè, vabbè, adesso sto a casa sotto le coperte e sto bene qui, ma mercoledì è dopodomani, e arriverà prima o poi, lo spero almeno.