@MissAborto

mai.

Sempre un senso si insoddisfazione assurda. Non so mai dove voglio arrivare, vorrei fare ed essere tutto, ma anche quello non mi basterebbe.

Arrivo ad un obiettivo e penso "potevo fare di più, potevo fare più cose, potevo essere di più", potevo ma non l'ho fatto.

Non so in realtà quando "potevo", ma certe pur di "poter essere di più" mi riduco a stressarmi a livelli assurdi.

Non mi accontento mai neanche del mio aspetto esteriore/interiore.

Potrei fare qualsiasi cambiamento, qualsiasi modifica, io vorrei sempre essere di più.

Vorrei raggiungere l'assoluta perfezione, ma vedrei difetti anche in quella.

Mi urta tremendamente avere dei difetti, mi fa stare proprio male, soprattutto fisici, perché sono quelli che non posso cambiare.

Dovrei imparare ad accettare quello che faccio, a dare un valore a quello che faccio.

Invece no, mai, sminuisco qualsiasi azione.

Per non parlare dell'ansia da prestazione, letteralmente per tutto, ho paura di non essere perfetta.

"Giuliana non puoi essere perfetta, non sarebbe umano" lo so, ma in quei momenti non lo riconosco, e provo ad esserlo, disperandomi se (ovviamente) non ci riesco.

"Giuliana ma è normale che ci sia qualcuno di migliore, non ti preoccupare", no, no. Mi fa sentire sbagliata, in difetto, nullafacente.

Se un giorno raggiungerò la perfezione, ma non lo farò, perché la perfezione non esiste, ma se dovessi raggiungerla nella mia testa, è sicuro che dopo io sia felice?