@eliminato

“uno dei più grandi uomini, se non il più grande, che Roma avesse sino ad allora prodotto"

-Theodor Mommsen, il più grande classicista del XIX secolo

Quinto Sertorio partecipò alla guerra sociale stando dalla parte dei populares contro gli ottimati (gli aristocratici) dapprima seguace di Mario dove partecipò con coraggio ed entusiasmo a diverse campagne militari col ruolo di spia e infiltrato nelle tribù germaniche, studiandone la lingua e le tradizioni. Dopo le campagne sotto Mario si spostò in Hispania dove ottenne la massima onorificenza: la corona graminacea. Premio per quel comandante che avesse salvato, col proprio intervento, un esercito assediato o un esercito dalla sicura distruzione. Questo premio, in tutta la storia romana, se lo guadagnarono SOLO 9 tra generali ed un imperatore (non meritato).

Ma andiamo subito al dunque, la guerra sociale era alle porte e Sertorio fu uno di quei generali più ostinati e decisi a vincere la guerra, intensificare gli arruolamenti e condurre con la massima determinazione il conflitto. Venne inviato assieme ad altri magistrati col preciso compito di addestrare, armare, e formare un esercito da schierare contro il partito degli ottimati fedeli al futuro dittatore SILLA. Fu il primo tra tutti i magistrati ad avere successo. Dopo il ritorno di SILLA in Italia Sertorio servì come ufficiale sotto Scipione che però decise di iniziare delle trattative col nemico...i soldati di Scipione decisero di non combattere, si arresero a Silla che successivamente prese Roma. Scipione fu costretto ad abbandonare la carica di console assieme a suo figlio mentre Sertorio decise di recarsi in Spagna con un piccolo esercito.

Una volta arrivato in Spagna, con la rispettiva carica di proconsole e governatore di una provincia chiese ai generali sul posto di sottostare alla sua autorità ma si rifiutarono in quanto seguaci di Silla, così Sertorio decise di passare all’offensiva bloccando i Pirenei col suo esercito ma fu sconfitto perché tradito (furono corrotti) alcuni soldati che facevano parte del suo esercito! La Spagna era un territorio che lui conosceva benissimo perché aveva già servito come ufficiale combattendo i popoli iberici.

L’intenzione di Sertorio era quella di fondare una repubblica molto simile a quella romana formata principalmente da quei romani che odiavano il regime oppressivo e dittatoriale di SILLA è così, una volta finita la breve avventura in Africa per fuggire dai suoi nemici poté tornare in Spagna per attuare il suo piano. aveva un esercito piccolo ma arrivarono presto i rinforzi dalla penisola italica e dalla stessa Spagna. Ottenne così un esercito forte di 35.000 soldati da schierare contro il suo avversario Metello che aveva sui 45.000 soldati! Sertorio decise di passare ad azioni di guerriglia perché conosceva bene le tattiche e le formazioni delle legioni romane, addestrate per combattere su terreni pianeggianti ma non in montagna o nei boschi. Aveva l’appoggio è il rispetto delle tribù spagnole che lo aiutavano economicamente e militarmente, dei romani esuli e dell’esercito e della repubblica che aveva fondato...ahimè la sua sfortuna fu quella di avere degli ufficiali incapaci, avidi, gelosi del suo successo! Molto spesso fu costretto ad abbandonare un campo di battaglia quando si trovava sul punto di vincere perché un suo ufficiale si trovava nei guai e perdeva uomini in stupidi assalti. Ci vollero due generali per sconfiggerlo( Metello e Pompeo Magno), ma questi non riuscirono mai a sconfiggerlo in battaglia! Posero così una taglia sulla testa di un suo ufficiale che decise di di provare a salvarsi la vita uccidendo Sertorio così da ottenere il perdono. Alla fine comunque non fu perdonato e morì in battaglia. Fonti sicure dicono che Sertorio viene studiato nelle accademie militari spagnole e viene ritenuto un eroe nazionale...è triste che nella sua patria nessuno sa di lui no? Secondo me si, molto triste.