@eliminato

17/06/2020 alle 00:47

A Zacinto

A Zacinto

Nè più mai toccherò le sacre sponde

Ove il mio corpo fanciulletto giacque,

Zacinto mia, che te specchi nell’onde

Del greco mar, da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde

Col suo primo sorriso, onde non tacque

Le tue limpide nubi e le tue fronde

L’inclito verso di Colui che l’acque

Cantò fatali, ed il diverso esiglio

Per cui bello di fama e di sventura

Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,

O materna mia terra; a noi prescrisse

Il fato illacrimata sepoltura.

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@eliminato

5 anni fa

nessuno: la mia amica: 'né più né mai...'

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@eliminato

5 anni fa

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@Anonimopocoanonimo

5 anni fa

Madonna troppo bravo Ugo Foscolo come poeta ?

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