@eliminato

02/06/2020 alle 13:02

Андрей Романович Чикатило•Andrej Romanovich Chikatilo•

Андрей Романович Чикатило•Andrej Romanovich Chikatilo•

Buongiorno! Anche oggi non perdo occasione per mostrarvi quante cose so(lol). Comunque... Chi è questo uomo(figo tra l'altro)? Nasce nel 1936 nell'ex Unione Sovietica. Un bambino che rimane traumatizzato dalle nefandezze della guerra tanto da arrivare a fantasticare sulle esecuzioni dei soldati tedeschi. "Ha avuto un'infanzia difficile". Che frase patetica, cliché e insulsa. O almeno, adesso è diventata così. Chi, a parte i criminologi, cerca di capire davvero i criminali? Anche la criminologia li sfrutta e analizza solo una parte del loro comportamento. E attenzione, non ho detto che è sbagliato o altro. Ad ognuno spetta un ruolo.

A chi importa se quel criminale prendeva il gelato al limone piuttosto che quello al cioccolato? Ritornando ad Andrej, egli aveva problemi di incontinenza, come molti bambini, e la madre non perdeva l'occasione per punirlo. Chikatilo si diploma ma non viene ammesso all'università. Già a diciotto anni comincia ad esprimere i suoi desideri sessuali, e ne è testimone l'amica (al tempo tredicenne) di sua sorella. Egli la aggredì e le eiaculó sul viso. Più tardi ottenne un lavoro come tecnico telefonico, e si sposò con un'amica della sorella. Nonostante la sua impotenza sessuale, Andrej ebbe due figli. Fece di nuovo domanda all'università e ottenne la laurea in letteratura pochi anni dopo. Cambiò lavoro e divenne un insegnante. La causa dei suoi continui trasferimenti da una scuola all'altra pare essere il sospetto di abusi sessuali. E già da qui cominciano i suoi crimini. Nel 1978 uccide per la prima volta, in una città vicina a Rostov.

Attira una bambina di nove anni in una casa comprata in segreto, la pugnala e le eiacula sul volto. Scopre così il suo nuovo modo per provare piacere e ne fa il suo modus operandi. Tutte le vittime sono donne e bambini adescati nelle stazioni, vicino ai ponti. Insomma, non ha rischiato troppo. Oserei quasi definirlo codardo, come la maggior parte dei criminali. Essi, infatti, scelgono vittime che nessuno verrebbe a cercare, stando così certi di essere al sicuro. Ma io mi chiedo: se vogliono dimostrare il loro "valore" così, allora hanno sbagliato tutto.

Per il suo primo omicidio venne giustiziato un altro uomo e Andrej non uccise fino al 1982.

Tentava di avere rapporti sessuali con le vittime ma non riusciva a mantenere un'erezione e, di conseguenza, sfogava la sua furia con le pugnalate.

Inizialmente i suoi crimini non vennero nemmeno riconosciuti come tali dall'Urss, poiché ritenuti tipici delle nazioni edonistiche capitaliste" .

Successivamente le indagini furono affidate al medico legale che si occupava dei corpi, Viktor Burakov. Ma dico io, con tutto il corpo di forze armate che avete a disposizione andate da un medico legale?(non metto in discussione la sua bravura eh) Comunque...vennero interrogati tutti quelli con precedenti crimini sessuali in quella zona, ma invano.

Avvistato durante un furto, Chikatilo venne condotto in caserma e lo dichiararono colpevole degli omicidi. Venne tuttavia liberato dopo tre mesi poiché il suo sangue non corrispondeva al liquido seminale dell'assassino. Il medico legale credeva si trattasse di un individuo con il DNA che differiva dal liquido ematico. La teoria non venne però presa sul serio.

Chikatilo cambiò scuola e non uccise per un periodo. Riprese nel 1988 e non si fermò. Continuò fino al suo secondo arresto, ma non fu processato per insufficienza di prove. Venne messo sotto stretta sorveglianza e, notando il suo atteggiamento sospetto per abbordare i bambini, fu arrestato. La polizia aveva dieci giorni per tenerlo in stato di fermo e utilizzarono una tecnica illusoria per indurlo alla confessione. Gli spiegarono che anche lui era una vittima dandogli la speranza di invocare l'instabilità mentale. Si offrì persino di portare loro delle prove, pur di essere processato e di evitare la morte. Le sue vittime furono 56, sebbene tre delle quali siano impossibili da identificare. In prigione Andrej venne allontanato dagli altri prigionieri per ragioni abbastanza ovvie. In cella di comportava normalmente, mentre di atteggiava in modo strano davanti alle guardie(per consolidare la sua instabilità mentale).

Nonostante ciò venne giudicato sano di mente e la sua condanna a morte venne eseguita il 14 febbraio(che romantico, vero?) 1994.

Piccola nota: il medico legale aveva ragione, circa il 20% delle persone non secerne gli stessi anticorpi, proteine, e antigeni nel sangue e negli altri fluidi corporei.

+13 punti
90 commenti

@eliminato

5 anni fa

Doveva anna così fratellì

+3 punti
OP

@eliminato

5 anni fa

@Inosuke_ @Tostapane @una_persona @ImSuperShalla @SenzaMaschera @NonsonoObama

+2 punti

@NonSonoObama

5 anni fa

Mado ma era tanto disturbato sto tizio. Comunque in questi casi secondo me la pena di morte ci stava per quanto sbagliata possa essere (okay che si poteva aiutarlo psicologicamente ecc ma una persona non è che cambia completamente, si risolvono i problemi ma se è capace a fare ciò è così per natura quindi poco da fare)

+2 punti

@NonSonoObama

5 anni fa

Comunque interessante e intrigosa sta cosa :))

+2 punti

@eliminato

5 anni fa

Hai mai visto il canale di fuoco di prometeo?

+1 punto

@Mistral_

5 anni fa

Interessante

+1 punto

@eliminato

5 anni fa

Davvero interessante.

+1 punto

@eliminato

4 anni fa

@SonoBerlinodellacasdicarta

+1 punto