@eliminato
Full fathom five - Jackson Pollock....chi pensa: "Ma cos'è sto schifo!? Riesco a farlo pure io" legga per bene.
"La superficie è butterata di relitti della vita materiale del pittore, incastrati sulla tela come in un collage: bottoni, fiammiferi, puntine, monete, sigarette con la cartina strappata, tappi di tubetti di colore, chiavi. Allora l’insieme assume una forma quasi antropomorfa: sembra di intravedere una figura prigioniera sotto lo strato di pittura. Ed è esattamente così. Le foto a raggi X effettuate per il restauro hanno svelato che esiste davvero una figura, in piedi, con un braccio alzato, sotto la ragnatela di linee. E’ come se Pollock l’avesse seppellita dentro il suo quadro[...]Full fathom five: A cinque braccia sul fondo. È la canzone che Ariel canta a Ferdinando nella Tempesta di Shakespeare, descrivendo il padre che il giovane crede annegato. A cinque braccia sul fondo giace dunque un cadavere. Ma il cadavere di chi? Si potrebbe rispondere: della figura— cioè della pittura tradizionale che Pollock, alla ricerca della sua identità, sta abbandonando. Dunque cancella, sfregia, seppellisce, con un atto liberatorio, tutto ciò che lo ha preceduto, oppure si può ipotizzare che la figura che giace sul fondo è l’artista stesso"(Melania Mazzucco).