@Gioforchio

27/01/2022 alle 19:05

Ho migliorato la mia mega introduzione sulla famiglia Borgia e sul problema della paternità. Se volete dateci un occhiata?

Ho migliorato la mia mega introduzione sulla famiglia Borgia e sul problema della paternità. Se volete dateci un occhiata?

Per 500 anni si è creduto che Cesare Borgia e i suoi fratelli fossero figli di Alessandro VI, ossia Rodrigo Borgia, generati quando era vice-cancelliere della Chiesa Cattolica di Roma.

Sebbene in passato fosse difficile o addirittura impossibile dimostrare la verità, ora sembra che Cesare e i suoi fratelli non fossero, anzi non potessero essere figli di Rodrigo Borgia.

La ben nota storia secondo la quale per oltre dieci anni il vice-cancelliere della Chiesa Cattolica di Roma ebbe una relazione amorosa con una misteriosa amante di nome Vannozza diventa incredibile se si dà il giusto peso ai documenti che provano il contrario.

Ci fu una Vannozza, e fu la madre di ben quattro maschi e tre femmine Borgia (e di lei parleremo più avanti), ma non fu l'amante di Rodrigo, bensì la moglie e poi la vedova di Guillen Ramón Lanzol y de Borja, figlio maggiore di Juana, sorella di Rodrigo.

Vannozza e i suoi figli, probabilmente tutti concepiti e nati in Spagna quando Rodrigo era in Italia, furono affidati a Rodrigo alla morte di Guillen Ramón, avvenuta intorno al 1481, e poi si trasferirono in Italia con l'eccezione del maggiore, Pedro Luis (molto probabilmente chiamato così in memoria del defunto fratello del cardinale Rodrigo), che rimase in Spagna e fece carriera a corte.

Sebbene non si sappia molto della vita personale di Rodrigo, non è dimostrato che abbia mai avuto un'amante o dei figli o né prima né dopo la sua elezione al soglio pontificio. Questo però non significa che queste cose non possano essere successe, o che all'epoca fossero improbabili.

I quattro giovani Borgia che fecero la loro comparsa a Roma quando il cardinale Rodrigo Borgia fu eletto papa (Cesare, Juan, Lucrezia e Jofrè) erano "fratelli germani", cioè figli del lo stesso padre e della stessa madre.

I loro genitori avevano almeno altri tre figli, più vecchi. Il primogenito era il già citato Pedro Luis Lanzol de Borja che alla morte del padre ereditò notevoli ricchezze e il titolo di duca di Gandía, e che morì prima che Rodrigo Borgia diventasse Alessandro VI.

Dopo di lui erano nate Isabella e Girolama o Geronima. Ciò significa che provare che Alessandro VI abbia avuto sette figli non è impossibile: se si può dimostrare che ha avuto un figlio, è dimostrato che li ha avuti tutti e sette.

Almeno cinque dei figli, e probabilmente tutti sette, nacquero in Spagna. A questo proposito ci vorrebbero altri approfondimenti, ma almeno su Pedro Luis non ci sono dubbi, anzi, di lui sappiamo che non uscì mai dalla Spagna. Allo stesso modo, nulla documenta la presenza di Cesare in Italia prima del 1488. Quanto a Juan anche lo storico Gregorovius, che per altro non sembra aver dubbi sulla paternità di Alessandro, afferma che era nato in Spagna. Non disponiamo di dati altrettanto affidabili per i figli più giovani, Lucrezia e Jofrè. È stato detto spesso che Lucrezia era nata a Spoleto in Italia, ma che i documenti erano andati (opportunamente?) perduti.

Però Rodrigo Borgia lasciò la Spagna per stabilirsi a Roma non più tardi del 1455 (almeno cinque anni prima che nascesse Pedro Luis) e vi tornò una volta sola per la missione diplomatica che durò dal giugno del 1472 al settembre del 1473. Era troppo tardi per permettergli di mettere incinta la mamma di Isabella e Girolama, e se n'era andato troppo presto per essere stato responsabile di Cesare o Juan. Ciò significa che Rodrigo Borgia non può essere stato il padre dei sette giovani Borgia, a meno che la loro madre non facesse la spola fra Spagna e Italia con una frequenza inconcepibile nel XV secolo.

Quando Guillen Ramón mori, nel 1481 o alla fine del 1480, Vannozza era incinta del loro ultimo figlio, Jofré.

Pedro Luis, il primogenito ed erede, restò in Spagna dove stava riscuotendo un certo successo come militare e a corte.

Alla fine del decennio Vannozza e figli più giovani se ne vennero a Roma e si affidarono alla curo di Rodrigo Borgia.

Vannozza non visse mai nel palazzo del cardinale Rodrigo o in Vaticano, ma prima durante e dopo il pontificato di Alessandro VI ebbe una propria residenza.

Non c'è niente da dedurre, nonostante lo si sia fatto spesso, dall'abitudine di Alessandro VI di rivolgersi ai figli di Vannozza con l'appellativo di figli, per figlio".

Si rivolgeva esattamente nello stesso modo alla regina Isabella di Spagna, così come chiamava "figlio diletto" tanto Ferdinando di Spagna quanto l'impera tore Massimiliano, mentre per Luigi XII usava l'espressione "dilettissimo figlio". Era l'espressione con cui si rivolgeva a quasi tutti coloro con cui intratteneva corrispondenza, perché era lo standard usato dai papi nelle loro comunicazioni ufficiali e personali. Anche Alessandro era stato chiamato "figlio diletto" dai papi che aveva servito.

Se è vero che in molti casi Alessandro parla dei giovani Borgia chia mandoli "figli", sono molto più numerosi i casi in cui amici, nemici e osservatori neutrali parlano degli stessi giovani come dei "nipoti" del pontefice.

In una lettera del 1494 un segretario del duca di Ferrara cita Jofré, ultimo dei figli Borgia, come Nepote del papa, e altre lettere dicono lo stesso sia di Cesare che di Lucrezia

Più convincente è uno scritto del re di Spagna che, nel 1480, doveva confermare la nobiltà di Juan Borgia. Qui viene scritto "il padre, l'illustre defunto *nome cancellato*"

Breve frase che dice molto 
Innanzitutto il padre di Juan (non che di Cesare, Lucrezia e il resto) è defunto: Rodrigo Borgia nel 1480 doveva ancora diventare papa 

-Guillen Ramón morí proprio in quell'anno

In più si usa il termine "illustre", e non "reverendo": ciò significa che il padre era un laico e non un ecclesiastico 

Probabilmente il nome è stato cancellato appositamente per infangare il nome del papa e della sua famiglia.

Anche i documenti su cui si sancisce la paternità di Alessandro VI sono abbastanza sospetti.

Un esempio lampante è una bolla papale (1 ottobre 1480) con la quale il papa di allora, Sisto IV, legittima un bambino di nome Cesare de Borja, figlio di una donna e un cardinale (non si sanno i nomi).

Cosa c'è che non va?

Innanzitutto l'uso del cognome bella versione spagnola, de Borja, al posto di quella italiana, Borgia (anche perché non era il primo Borgia in Italia, era normale usare in Vaticano la versione italianizzata).

In più, nel registro curiale di Roma vi è una copia di ogni documento spedito. Di questo no.

Cosa più lampante, Cesare nel 1480 aveva 5/6 anni. A cosa serviva una legitimizzazione ad un secondo figlio già indirizzato ad una carriera ecclesiastica.

Anche perché solitamente nei documenti di benefici veniva sempre segnato se una persona era legitimizzata o no, e Cesare negli anni ne ha presi di benefici ahaha, e comunque non è mai segnato come legittimizzato. Neanche una volta.

Il fatto che Cesare fosse il secondo figlio spiega perché la famiglia decise di avviarlo alla carriera religiosa quando era ancora bambino. C'era già un fratello molto più grande, Pedro Luis, che avrebbe perseguito la carriera laica e messo al mondo degli eredi. Il suo compito era scalare nella Chiesa gli stessi gradini che vent'anni prima avevano portato Alonso Borgia al papato e Rodrigo Borgia alla carica di vice-cancelliere, dispensando ricchezza e benessere a tutta la famiglia.

Aveva infatti solo sette anni quando fu fatto protonotario apostolico (carica ambita che richiedeva, presumiamo, ottime competenze legali), poco dopo divenne canonico della cattedrale di Valencia, arcidiacono di Játiva e rettore di Gandía. Ognuna di queste cariche era abbinata a rendite che pochi chierici in Spagna osavano sperare di poter possedere. Grazie a quelle rendite Cesare poté condurre una vita da giovane nobiluomo e assicurarsi un'ottima istruzione senza dover pesare in alcun modo sulle risorse della famiglia.

Le promozioni rapide e precoci di Cesare ebbero un'ulteriore, straordinaria accelerata quando Rodrigo divenne papa. Ricevette subito la sede vescovile di Valencia, elevata al rango di arcivescovado da Innocenzo VIII: con Cesare, quell'importante beneficio era per la terza generazione consecutiva nelle mani di un Borgia. Quando un anno più tardi fu eletto al Sacro Collegio cardinalizio era giovanissimo, ma non era l'unico giovane e nemmeno il più giovane.

Cesare era inadatto alla carriera ecclesiastica, e rifiutava anche solo di fingere d'esserlo. Non indossò quasi mai l'abito talare e continuò a condurre uno stile di vita che sarebbe stato considerato normale e accettato per un qualsiasi giovane laico di buona famiglia, ma che per un principe della Chiesa era quanto meno scandaloso.

Benché cardinale, Cesare si preoccupava soprattutto di divertirsi, della politica e del potere, ed è per questo che fu profondamente coinvolto nella vita della sorella Lucrezia, già usata in più occasioni come strumento diplomatico.

Di Pedro Luis non si sa molto. Morto il padre all'inizio degli Anni Ottanta, probabilmente quando la madre era incinta di Jofrè, Pedro Luis, l'erede, era stato accolto alla corte di Ferdinando e Isabella e, cominciando da bambino, era diventato un favorito dei sovrani. Era l'epoca dei conquistadores ed era naturale che il giovane nobiluomo intraprendesse la carriera militare in cui si distinse subito, tanto che fu uno dei primi soldati di Ferdinando a irrompere nella roccaforte di Ronda in cui si erano asserragliati i musulmani.

Nel 1485 lo nominarono duca di Gandía e fu fidanzato a Doña Maria Enriquez, una cugina dei sovrani e un partito favoloso. Purtroppo Pedro Luis morì prima di sposarsi. Data, luogo e cause della sua morte sono tuttora avvolte nell'incertezza.

Juan, ormai il maggiore dei figli non destinato alla Chiesa, ereditò non solo il titolo ducale e le proprietà del fratello, ma anche la fidanzara Doña Maria Enriquez de Luna.

+2 punti
5 commenti
OP

@Gioforchio

3 anni fa

@Mr_underwear @LostSoulFromHell @Staypositive_ @Ely_ @acidoribonucleico @H___b @Princips_senator se avete già letto qualcosa mi scuso, perché ho unito e modificato cose

0 punti

@Imalex

3 anni fa

Io: ma si è potrebbe essere carino leggerlo. Sempre io che vedo quanto è lungo:

0 punti

@eliminato

3 anni fa

Ma ogni tanto fai qualcosa di diverso dal sditalinarti sui Borgia?

0 punti