@StefaniaEdoardi
i miei compagni appena nomino un nostro compagno (in descrizione storia di come non ho più il banco migliore)
allora, prima devo fare delle premesse
sono una ragazza talmente introversa da isolarmi anche se sono con le mie amiche (per esempio a ricreazione nonostante sia seduta vicino a loro non sempre riesco a inserirmi nella conversazione)
sono seduta al banco migliore della classe: ultimo banco all’angolo, con dietro termosifone
sono in DAD
la ragazza di cui parlerò, chiamiamola “N”, strumentalizza le cose a suo piacimento (una volta ha detto delle cose false sulla morte di suo zio e sua nonna* semplicemente per avere attenzioni), e poi mi ha fatto diversi torti (ma questo è un’altra storia)
N soffre di udite (lei la chiama così, sinceramente non so se esita o si riferisca all’otite), e le sta perforando un timpano. sono davvero dispiaciuta per lei, immagino quanto possa essere difficile, ma, ovviamente, strumentalizza anche questo (per esempio in classe, per avere compassione da alcuni prof, sta con almeno 4 cappelli per ripararsi dal vento anche se abbiamo porte e finestre chiuse, ma appena usciamo se li toglie)
allora, oggi era l’ora di italiano, e N stava molto male, e chiede alla prof di italiano di spostarsi al mio banco perché c’è meno vento (cosa assolutamente falsa, visto che non solo la finestra era chiusa, ma anche se fosse stata aperta il mio banco è più vicino).
la situazione non migliora, e la poverina (non è detto ironicamente in caso ve lo steste chiedendo) decide di chiamare casa. la prof, preoccupata, decide che forse è meglio che rimanga al mio banco (cosa troppo insensata visto che non è cambiato nulla), e quindi io ho perso il mio banco.
non voglio fare la bambina viziata triste perché non ha più il suo posto, ma semplicemente mi dispiace, perché tutto ciò è inutile, e adesso la mia timidezza peggiorerà solo visto che per soddisfare tutti non sono neanche stata spostata al suo banco, ma affianco e dietro tre persone che nemmeno sanno il mio nome. ripeto, non voglio fare la viziata, alla fine non mi cambia nulla e forse per lei è effettivamente meglio così, ma a quel banco ci ero affezionata, attaccati al muro c’erano anche alcuni miei disegni di arte (la prof fa delle raccolte con dei disegni che ci assegna) e avevo scritto in piccolo le mie iniziali (quel muro era pieno di scritte, non sono stata la prima).
*suo zio e sua nonna sono morti all’inizio della pandemia, quindi non c’era nemmeno la prima dose. lei per ricevere più attenzioni, pensando che nessuno se lo ricordasse, si è inventata che suo zio aveva la terza dose e sua nonna addirittura la 4^. (mi dispiace tantissimo per le perdite