@FromSovietRussiaWithLove

12/02/2021 alle 23:03

Buonanotte

Buonanotte

Domani finirà questo incubo di interrogazione, mi ha stremato mentalmente e sono quasi orgoglioso di quello che ho fatto, anche se sono parecchio stanco e devo ancora fare la ripetizione generale. Finite le cretinate di scuola parlo di cose serie.

Mi sento stanco, sono stanco di vivere a blocchi di 2-3 giorni a causa della scuola, vorrei poter avere ogni giorno un momento in cui stacco la testa e mi dedico a me stesso, ma non è mai così. Principalmente per gli impegni ma anche perché ho poche cose che mi fanno stare bene, e mi vergogno a fare queste cose davanti agli altri, anche alla mia famiglia. Voglio poter avere del tempo completamente da solo, anche per poter solo ascoltare una canzone per tutta la casa senza avere quei dannati auricolari che ogni 2×3 per un movimento brusco se ne vengono.

Voglio potermi fare un bagno caldo, ma mia madre usa la vasca come deposito di vestiti sporchi e quelle poche volte in cui le gira di lavarla per usarla mi posso fare un bagno, ma non in santa pace, quello mai. Ogni due secondi entra qualcuno per fare una domanda, per prendere una cosa o anche per fare un'intervista su come sta andando il tuo bagno con tanto di suggerimenti sui tasti da attivare per l'idromassaggio, in pratica non esiste pace. E sia chiaro, so che magari leggendo sembrerò che voglio tanto, ma sta cosa di farsi il bagno capita una volta ogni morte di Papa. E quando capita vorrei almeno poter starmene in pace.

E poi un'altra cosa che mi manca molto, parlare, sia a livello fisico, di persona, faccia a faccia, sia parlare in generale dei problemi. La mia amica sta passando un brutto periodo e non voglio chiederle di dedicarmi tempo, sia perché io non ne ho con tutto sto studio sia perché lei ha anche i suoi problemi. E non parlo neanche con lei perché non mi capirebbe molto; sia per colpa mia che sua non abbiamo un rapporto limpido al 100%. Ci apriamo, ci diciamo come stiamo ma ci sono alcuni argomenti che non vanno toccati, e io ho bisogno di parlare proprio di quelli argomenti. Ho bisogno di parlare con una persona come me, che abbia i miei stessi problemi, con cui potermi intendere al volo, una persona su cui contare, ecco.

Invece questa persona non c'è, e quando sto giù non mi resta altro che fingere, fingere nella mia testa una situazione immaginaria che vorrei vivere, e pensare a questa situazione mi aiuta a concentrarmi su dove voglio arrivare e mi spinge a fare di più. La vedete la foto? Cos'è? Due auto direte voi, due auto nel traffico. Questo perché ho fermato quel video nel momento prima che si scateni il movimento.

Due auto, due auto. Lì ce ne sono 5, 2 Giulietta, 1 Jeep Renegade, 1 Scudo e un'auto che non si vede. Rumori di gomme sull'asfalto, motori che accelerano, portiere che sbattono, colori che confondono, il freddo della notte, l'odore di ferro, le pacche sul corpo, lo scattare del metallo. In mezzo magari anche qualche battutina, ma bisogna restare concentrati. Gli abiti pesanti addosso, una linea di 20 millimetri fra la vita e la morte. E poi il suono di una calamita che si attacca al metallo, quel suono fastidioso che ti entra nel cervello di cui non puoi fare a meno. E poi tutto torna alla quiete. Le auto si fermano, il suono si spegne. Un secondo in cui il tempo si ferma, tutti inspirano, pensano a quello che stanno facendo, sentono i battiti che arrivano fino in testa, espirano, e si riparte. Le portiere si aprono, passi a terra, portiere che si chiudono. Il rumore dei motori rimasti accesi non si sente più da quanto il cuore stia battendo forte. Parte qualche urlo, le luci abbagliano gli occhi e si cammina in avanti, con una lastra di 20 millimetri che ti separa dall'altra parte. Altre portiere che si aprono, urla, metallo che scatta, passi veloci, di nuovo portiere, e poi i motori. Via le luci, via i suoni, via tutto. Si torna allo stato di partenza, 5 auto comuni nel traffico, che saranno mai? Nel frattempo il battito scende, sale l'adrenalina, sale la felicità. Si torna a casa, lì gli aspetta una festa, anche solo un "grazie". Arrivati lì è tutto finito, si torna ad essere persone normali. Ci si lava la faccia, ci si fa un caffè, ci si rilassa, si scherza. Ci si gode l'amicizia fraterna.

Ok, mi sono dilungato parecchio e mi sono anche aperto parecchio. Questo è quello che succede dentro di me quando sto male, vorrei parlare con chi ha i miei stessi problemi ma non posso, e questo è il risultato. Questo succede nella mia testa quando ho bisogno di motivazione, mi immagino cosa voglio fare, chi voglio diventare.

È il mio unico modo di poter sopravvivere e di poter andare avanti, anche se il mio desiderio più grande, il vuoto più grande che ho dentro di me è appunto la mancanza di una persona con cui condividere questi miei pensieri, qualcuno che ascoltandoli mi possa dire che li ha anche lui che anche lui vorrebbe essere su un auto lì con me e insieme a tanti altri come me.

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1 commento
OP

@FromSovietRussiaWithLove

4 anni fa

*sembrarà che voglia tanto

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