@Narciso_
È proprio vero che le persone sono cieche davanti ai propri errori, ma ci vedono benissimo quando devono imputarli agli altri. Breve riflessione su questo, la sensibilità e la correttezza>
Saper ammettere uno sbaglio e fare autocritica tirano più che un pelo di fi. e un carro di buoi messi assieme.
C’è poco da fare, gran parte delle persone oltre un certo limite non vuole dare ragione a chi considera “nemico” , e non riesce a rendersi conto della propria irrazionalità. Non parlo di persone stupide o poco intelligenti, ma di gente comune e normalissima, nessun caso speciale. Oltre alla consueta variabilità dovuta alla personalità e carattere, alle esperienze e al contesto in cui vive, il 90% delle persone comunque fa una fatica mostruosa (e quindi molla) a cambiare visione quando si trova davanti a informazioni contrastanti che confutano le convinzioni precedenti.
Lo dico concisamente, non sono qui per fare la morale a nessun*, né a dire come vivere e comportarsi. Ognuno segua il proprio cuore e cervello, le sensibilità individuali non vengono cambiare da quattro parole scritte in uno shout. Il mio ragionamento vuole semplicemente mettere in mostra l’ennesima contraddizione che caratterizza il genere umano, che si auto considera la specie animale più intelligente e razionale vivente. Io credo che lo sia, ma non lo è costantemente, e lo dico con ironia, ma anche seriamente.
Personalmente, poi, quando io incappo in soggetti del genere, tendo a farmi prendere dalla cosiddetta “sindrome della Crocerossina”. Ho sempre avuto l’inclinazione ad aiutare a modo mio i più deboli, i più sfortunati, chi faceva fatica in qualcosa e potevo insegnarli un modo migliore di vivere serenamente. A questo proposito devo ringraziare mia madre, è lei che mi ha trasmesso grazie al suo lavoro questa sensibilità, percezione ed emotività.
Dicevo, quando incontro queste persone tendo sempre a scontrarmi un po’ all’inizio, ma poi prevale questo mio lato premuroso e l’irritazione diventa subito compassione.
Io, nel mio piccolo, so di fare del bene, ma ovviamente non faccio la differenza su grande scala. Facendo questi pensieri mi sono detto: magari anche qualcuno ai piani ragionasse così! Se qualche politico o capo di stato, in questi tempi così bui, di guerra, ragionasse un po’ anche con il cuore, di certo le ricadute sul mondo intero sarebbero enormemente positive. Io mi auguro un personaggio del genere salti fuori prima o poi, ascoltavo prima un podcast di attualità e politica, con focus sulla guerra in Ucraina, e mi rendevo conto di quanto poco (per non dire nulla) sia stato fatto in 7 mesi per la pace, o quantomeno per una tregua.
Preoccupazioni come questa mi accompagnano da sempre, sin da quando sono nato. È un peso, ma anche una finestra verso un mondo giusto, equo e rispettoso di chiunque.