@ChiriMane

02/08/2020 alle 22:30

Gridalo una volta, gridalo due volte. Bologna non dimentica.

Gridalo una volta, gridalo due volte. Bologna non dimentica.

Il 2 agosto la stazione di Bologna era gremita. Migliaia di persone transitavano per la stazione della mia città, da sempre centro chiave per lo smistamento dei viaggiatori italiani, che da qui partivano in rotta per la costiera romagnola o per le migliori città d'arte. Le 10 e 25, mia madre le ricorda ancora. I vetri in direzione della stazione della sua casa in via Gramsci si creparono per l'onda d'urto. Un boato inconfondibile, lo sentì tutta la città.

80 morti. 200 feriti. Nessuna verità dopo 40 anni. Tra loro bambini, ragazzi, padri, madri strappati brutalmente dalla vita. Per l'occasione anche gli autobus diventano ambulanze, e in particolare uno. Il numero 37 Stazione Centrale - Via Bombicci.

Le 10 e 25. L'orologio di sinistra è frantumato, quello di destra resta incredibilmente intatto. Si ferma e non riparte più, per imprimerlo nella memoria di tutti.

Perché oggi come lo scorso anno, come 40 anni fa, bisogna urlarlo. Bisogna gridarlo. Bologna non dimentica.

+4 punti
1 commento

@parlo_a_raffica

4 anni fa

è stato un bel gesto ricordarlo

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