@MissAborto
non so veramente cosa pensare su mio padre, non so proprio descriverlo come persona, come se fosse uno sconosciuto
mi chiedono da tutta la vita "ma tuo padre?", tipo per sapere se esiste. Il fatto che io abbia dei genitori assenti è sempre stato palese, anche se evitavo di dirlo per vergogna.
Ho sempre pensato che i miei genitori in qualche modo mi rappresentassero come persona, e mi facevo schifo anche per questo, ma moralmente con queste persone non condivido niente.
Col tempo mi sono rassegnata ad avere questo rapporto con loro, ho smesso di provarci. Ma in fondo non so se sia più triste vivere innocentemente e pensare che qualcosa cambierà oppure essere consapevoli ed avere un rifiuto.
Hanno influito solo negativamente sul mio carattere di adesso, non mi hanno lasciato nulla.
Quando mi chiedono io non ho nulla da raccontare e pensandoci non l'ho mai avuto.
Ma anche loro non avrebbero niente da dire su di me, non sanno niente, si fossero mai interessati.
Per una parte della mia vita ho pensato che questo loro comportamento fosse normale, ma non lo è assolutamente, anzi più cresco più riesco a dare una spiegazione ai loro comportamenti.
È probabile che io abbia iniziato ad "analizzare" le persone perché sono partita da loro. Da lì ho iniziato a portare estremamente attenzione alle parole che vengono dette, al linguaggio del corpo e ho provato sempre di più a non farmi toccare dalle loro azioni in modo da poterle vedere sempre in modo oggettivo e poter dare una spiegazione altrettanto oggettiva.
Ad oggi penso di essermi stancata anche di questo, ormai li trovo scontati, patetici, non voglio neanche più sapere cosa pensano.
Forse l'unica a cui devo portare un minimo di riconoscenza è mia madre, è diventata così per come l'ha sempre trattata mio padre, ma non posso perdonare molte delle cose che mi ha fatto.
Moriranno da soli, e quando lo capiranno sarà tardi, non aspetto che sparire dalla loro vista appena posso.
Quando sono partita con la mia classe io ero l'unica che non chiamava mai i genitori e che non sentiva la mancanza di nessuno, ed ero anche l'unica che non aveva i genitori alle recite.
Che tristezza vedere un bambino che non ha un genitore alle recite, veramente.
Vabbè basta ho parlato tropp