@unipocondriacafelice67
Francesco Petrarca
Eccoci a una nuova puntata della vostra rubrica di letteratura preferita? (dovrò trovarle un nome prima o poi). Francesco Petrarca fu un poeta e scrittore del 1300, il suo stile poetico fu molto ricordato nel 1500, quando Pietro Bembo lo indicò come modello di scrittura che i letterati dell'epoca dovevano seguire. Oggi vi raccontetò alcune curiosità sul nostro Francy (non smetterò mai di dare nomignoli agli scrittori). Buona lettura!
1) Francesco Petrarca nacque nel 1304 ad Arezzo perchè nel 1302 il padre, Ser Petracco, fu esiliato da Firenze per le lotte fra guelfi bianchi e guelfi neri. Era un grande amico di Dante Alighieri, infatti fu esiliato proprio insieme a lui.<br /> 2) Il padre voleva che Francesco avesse una carriera giuriduca, e quasi lo costrinse a studiare diritto civile a Bologna. Però alla fine, l'nclinazione di Petrarca per la letteratura prese il sopravvento, e dopo la morte del padre potè dedicarsi alla sua passione.<br /> 3) Tuttavia gli studi letterari non potevano dargli granchè di guadagni, così prese gli ordini minori e divenne chierico, assicurandosi un'entrata fissa. Però non lo fece per passione, ma solo per questioni economiche.
4) Lavorò per molte famiglie italiane importanti, tra cui i Colonna da cui ebbe molti incarichi diplomatici che lo portarono a viaggiare in tutta Europa. Secondo fine di questi viaggi era visitare le biblioteche dei monasteri, in cui negli angoli più polverosi erano nascosti i manoscritti più preziosi, che Petrarca portava alla luce e che spesso portava con sé.<br /> 5) Aveva una casa molto bella e grande, che gli favoriva una vista eccezionale sulla parte alta della città di Arezzo. <br /> 6) Lui e Boccaccio erano molto amici, anche prima del loro primo incontro al giubileo del 1350. Avevano un'affettuosa corrispondenza. Questa amicizia lo aiutò anche a porre fine a dei pettegolezzi nati all'epoca, secondo cui Francesco avesse una certa rivalità nei confronti di Dante.<br /> 7) Alla sua morte la sua tomba venne sepolta ad Arquà, proprio come voleva lui. Però nel 1603 un certo Tommaso Martinelli distrusse la tomba e trafugò alcuni resti che non vennero mai ritrovati. Il fatto più curioso accadde nel 2004, quando il teschio del poeta fu soggetto di attente ricerche, e venne fuori che apparteneva a una donna. Non si sa che fine abbia fatto il teschio originale.
Citazione preferita: “A che ti giova insegnare agli altri, se intanto tu per primo non ascolti te stesso?”<br /> #letteratura #FrancescoPetrarca