@Il_ragazzo_cinefilo
★ Recensione n. 14 ★
BARRY LYNDON
Barry Lyndon di Stanley Kubrick con Ryan O’Neal, Marisa Berenson, Leon Vitali e Patrick Magee; USA, 1975; colori, 184' (3 h 4 min); storico; tratto dal romanzo “Le memorie di Barry Lyndon” di William Makepeace Thackeray.
Un giovane avventuriero irlandese dalle origini modeste tenta la scalata alla ricchezza e ai privilegi.
XVIII secolo. Redmond Barry è un giovane irlandese di umili origini, innamorato della cugina Nora Brady. Tuttavia quest’ultima conosce il capitano di un reggimento militare inglese, John Quin, che si trova in Irlanda in cerca di uomini da arruolare; Barry, pieno di invidia, sfida a duello il capitano e lo uccide. Si ritrova costretto a fuggire a Dublino ma lungo la strada viene assalito dai briganti e derubato di tutti i suoi averi. Giunto alla città più vicina, incontra un ufficiale che sta arruolando uomini per la guerra: per riscattarsi, Redmond entra nell’esercito britannico. Dopo una lunga serie di avventure che lo condurranno in Europa, Barry, finita la guerra, diventa amico del Chevalier de Balibari, il quale gli fa conoscere, grazie alla sua passione verso il gioco d’azzardo, molti nobili influenti. Un giorno, Redmond incontra, al tavolo da gioco, l’affascinante Lady Honoria Lyndon, di cui si innamora perdutamente. Ma il matrimonio tra i due darà il via a una lunga serie di sventure.
Questo film è come un documentario: descrive in maniera veramente accurata lo stile di vita, i problemi e le differenziazioni sociali del 1700. Per di più, per ricreare l’atmosfera di quell’epoca, Kubrick, utilizzò solamente candele e lampade ad olio come illuminazioni (tecnica che verrà poi utilizzata dal regista Miloš Forman per il film “Amadeus” del 1984). È un film fortemente visivo, talmente ricco di immagini e riferimenti estetici (dovuti alle vastissime ricerche condotte dall'autore): la maggior parte delle inquadrature imita i quadri dipinti nel 1700, specialmente quelli di Hayez (in una scena, infatti, è presente una riproduzione del famoso Bacio), di Hogarth, di Watteau e di Zoffany. La colonna sonora è formata interamente da brani di musica classica composti da Bach, Schubert, Mozart e Händel, autore della celebre Sarabanda dalla Suite num. 4 in re minore HWV 437, tema principale del film. Diversi brani vennero riarrangiati dal compositore Leonard Rosenman. Solo per tutti questi elementi, che rendono “Barry Lyndon” il film con la ricostruzione del 1700 più accurata e fedele della storia del cinema, vale la pena vederlo. Poi la trama è abbastanza scorrevole e sono presenti alcune scene piene di tensione capaci di tenere lo spettatore con il fiato sospeso.
Come sempre, se siete interessati alla visione vi lascio il link del trailer qui sotto:
https://www.youtube.com/watch?v=jNqdS8YEHMM