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I Sicani (Pillole di storia siciliana, parte 1).
I Sicani (in greco "Σικανοί") furono uno dei più antichi popoli della Sicilia preistorica, nonché primi e veri nativi dell'isola, che si stanziarono nel territorio verso il 6.000 a.C.
Nonostante le numerose fonti e trascrizioni di alcuni storici e scrittori del passato, ancora oggi non siamo capaci di sapere con esattezza la vera origine dei Sicani, infatti la storia di questo misterioso popolo è ancora avvolta nel mistero.
Secondo le fonti di Diodoro Siculo, i Sicani furono un popolo d'origine iberica che, successivamente a una migrazione, si stabilì in Sicilia.
Tucidide afferma nelle sue testimonianze che i sicani avessero raggiunto l'isola passando dalla Penisola Italica, una volta che essi vennero scacciati dai Liguri.
I Sicani venivano descritti dai Greci come un popolo molto radicato all'allevamento e all'agricoltura. Infatti in molte raffigurazioni rupestri e anfore, vi sono raffigurati vari animali e, in alcuni casi, anche varie piante e frutti che essi coltivavano.
Nonostante la loro abilità nell'allevamento, alcuni animali come i cavalli, vennero portati successivamente dalle popolazioni indoeuropee che si stabilirono successivamente in Sicilia.
Tecnologicamente i Sicani furono grandi costruttori rupestri e ceramisti. La loro costruzione più comune è il sistema a "thòlos", usato per lo più per le sepolture dei morti; un esempio di queste costruzioni sono le Necropoli di Santangelo Muxaro, le Necropoli di Località Anguilla di Ribera e le Necropoli di Gela.
Nell'arte ceramista i Sicani erano soliti a produrre vasi d'argilla, caratterizzati dalla loro tintura rossa e dalle incisioni.
Politicamente il popolo sicano era diviso in più regni governati da un re-sacerdote che deteneva il compito di amministrare il villaggio e di celebrare le varie funzioni religiose.
Militarmente i Sicani non si dimostrarono mai più tosto feroci nei confronti degli altri popoli. Le poche testimonianze di conflitti combattuti dai Sicani furono quelli del re Cocalo contro i Micenei, e quelle contro i Siculi e i Greci nei secoli successivi.
Economicamente i Sicani usavano il baratto come principale forma di scambio.
A oggi sappiamo ben poco sulla cultura dei Sicani.
Religiosamente sappiamo che furono politeisti e il loro principale culto fu quello del sole.
Una delle legende sicane che sono arrivati fino a noi, è quella dei ciclopi. Infatti essi si vantavano di aver sconfitto, durante il loro arrivo nell'isola, una popolazione molto alta che abitava nelle montagne.
Linguisticamente sono giunte a oggi poche tracce e trascrizioni in Lingua sicana, riportate principalmente su anfore e incisioni su pietra. Secondo gli esperti la lingua dei sicani era di ceppo pre-indoeuropeo, quindi distante da quella dei Siculi, degli Elimi e dei Secelioti.
La fine politica e culturale dei Sicani, avvenne tra il IV e III secolo a.C, quando i Sicani scompariranno dalle cronache.
Tuttavia, nonostante la loro fine politico-culturale, il 26% della popolazione siciliana discende da essi.