@Detective

08/01/2022 alle 23:58

Da tutte quelle luci nello sfondo sembra quasi di stare in una metropoli statunitense, o addirittura nella periferia di una qualche grande città dell'estremo oriente. Ed invece è Napoli

Da tutte quelle luci nello sfondo sembra quasi di stare in una metropoli statunitense, o addirittura nella periferia di una qualche grande città dell'estremo oriente. Ed invece è Napoli

Osservazioni inutili a parte, questo pomeriggio ho guardato "È stata la mano di Dio".

Non so se l'essere il primo film che guardo per intero di Sorrentino me lo abbia fatto apprezzare di più o di meno, ma di sicuro mi ha fatto un'impressione più che buona.

L'opera in sé è particolare, perché attraversa generi anche estremamente differenti. Ci sono minuti e minuti di scene comiche dove la risata per mezzo del surreale o del ridicolo è praticamente inevitabile, e per un attimo riesci quasi a scordare il calibro del film che hai davanti. (Surreale ed onirico che sono in qualche modo presenti per tutta la lunghezza del film, e che aggiungono nuovi strati di riflessione senza per questo appesantirlo)

Come appunto dicevo però ci sono anche scene struggenti durante le quali è facile commuoversi dopo essersi (non necessariamente) immedesimati in uno degli sventurati.

Tutti i vari personaggi riescono a dimostrare la propria innegabile napolenità senza per questo venire appiattiti in alcun modo, e questo non fa apparire mai piatto il film, come una tavolozza i tutti i colori brillano e risaltano, senza alcun grigio dettato dall'omologazione. Certo, Sorrentino che è regista e sceneggiatore anch'egli napoletano, ma è una cosa che andava sottolineata ugualmente.

In sostanza è una pellicola davvero bella, e sono contento di aver avuto la possibilità di guardarla (peraltro gratuitamente)

+10 punti
1 commento
OP

@Detective

3 anni fa

napoletanità*

+2 punti